“Come mai il Papa, il Vaticano continua a parlare unicamente della guerra in Ucraina, cosa giustissima per cui anche noi del teatro Trianon Viviani abbiamo implorato la pace, ma non parla mai di quello che sta succedendo in Iran? Perché non si parla di 14enni stuprate, di bambini di 8 anni messi in galera, di oltre 18mila persone arrestate? Ma come possiamo girarci dell’altra parte? Come possiamo stare in silenzio di fronte a tutto questo?”. È il grido di dolore e rabbia che Marisa Laurito, direttrice artistica del Teatro Trianon Viviani di Napoli, lancia nella trasmissione Omnibus (La7) a proposito del dramma che si sta consumando in Iran.
L’attrice nello scorso mese ha lanciato una petizione online per per lo stop alle esecuzioni capitali e il rilascio dei manifestanti arrestati dal regime iraniano, raccogliendo ad ora 86mila firme. E proprio oggi nel suo teatro in piazza Calenda ha organizzato un flashmob a sostegno del popolo iraniano. Alla manifestazione, chiamata “Donna Vita Libertà”, hanno partecipato artisti, intellettuali, esponenti della società civile, come Marina Confalone, Patrizio Rispo, Pegah Moshir Pour e Valeria Parrella.


L’attrice aggiunge: “La politica sta facendo pochissimo. E mi riferisco sia a quella italiana, sia a quella mondiale. Vorrei invece che richiedesse immediatamente la fine delle esecuzioni capitali e il rilascio dei manifestanti arrestati. La politica italiana e di tutto il mondo chiuda i rapporti con l’Iran – conclude – Capisco che la politica non si muova perché probabilmente ci sono economie sotterranee da salvare. Ma mi chiedo: sono più importanti le economie o gli esseri umani in questa società ormai prona al dio denaro?”.

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