di Alessio Andreoli

Oggi piove e da buon pensionato con parecchio tempo libero ho deciso di rinunciare al cantiere per sorbirmi le tre ore di conferenza stampa del mio Premier o della mia Premier – fate voi – tanto praticamente la sostanza non cambia molto, anche se per qualche settimana sembrava fosse una questione di vita o di morte.

Mi spiace che solo noi pensionati e gli addetti ai lavori abbiamo assistito a tutta la conferenza. La maggioranza degli elettori oggi lavora e chi è in ferie di certo ha preferito gli sci, il costume da bagno o un sonnellino dopo pranzo. Quindi provo a riassumere qui le mie percezioni che sono quelle dell’uomo della strada, quello qualunque che cerca di capirci qualche cosa.

Sono state fatte molte domande, praticamente su tutto, dal Mes alla Giustizia allo scandalo Qatar, scuola, Covid eccetera. La Signora ha dato sfoggio di tutte le sue indubbie capacità comunicative e ha risposto a tutte le domande sapendo dribblare meglio di Lionel Messi gli argomenti “scottanti”, avvolgendoli di più o meno velata o palese retorica, ma solo quel tanto che serve per incantare quelli come me che sanno solo di chiavi inglesi, bulloni e rondelle.

Una cosa che mi ha colpito, e un po’ deluso, è che nessuna risposta ha aggiunto nulla di nuovo a quanto non sapessi già, perché ho già sentito la differenza che la Signora ha elaborato con un sofisticato e accattivante modo di fare. Ogni risposta era un, seppur breve, discorso. Alternando battute e mezzi sorrisini improvvisa sobrietà e, a volte, brevi interruzioni per cercare le parole giuste. E’ riuscita, a mio parere, a farsi passare come una di noi: la brava vicina di casa, l’amica che ci vuole bene, la simpatica sconosciuta che ci indica la strada quando il navigatore ci tradisce.

Di una cosa mi sento certo: tutte le domande le hanno permesso di rafforzare la sua immagine quindi, ovviamente, anche la sua posizione (chissà se Matteo Salvini o Silvio Berlusconi sono felici di questo). Mi aspetto che nei sondaggi possa guadagnare ancora qualche cosa proprio per come si è posta oggi in conferenza stampa e anche grazie ai brevi filmati nei vari tg o social, che sapranno ritrarla nei momenti di maggior sfoggio empatico. Sono anche in attesa dei roboanti elogi di una certa stampa che di certo confronterà queste 3 ore con l’altro recente episodio di reticenza di Meloni alle domande dei giornalisti.

Per concludere, nessuna novità. Non cambia niente e quindi, se non avete visto la conferenza stampa, non avete perso niente. Un po’ come i cantieri, alla fine sono tutti uguali.

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