Nella settimana pre-natalizia continua a scendere l’indice di trasmissibilità Covid-19. Secondo l’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è arrivato allo 0,91 nel periodo 30 novembre-13 dicembre, contro lo 0,98 della settimana precedente. Il dato è quindi sotto la soglia epidemica.

Anche l’incidenza è in diminuzione: nell’ultima settimana (16-22 dicembre) sono stati registrati 233 casi ogni 100mila abitanti rispetto ai 296 della settimana precedente.

Nonostante ci siano ancora 10 regioni con l’occupazione di posti letto in area non critica sopra la soglia di allerta, il tasso di occupazione al livello nazionale risulta sotto la soglia e in diminuzione e si attesta, per questa settimana, al 13,7% rispetto al 14,8% della precedente rilevazione del 15 dicembre.

Piccolo calo anche per il tasso di occupazione delle terapie intensive: i malati Covid le occupano al 3,1%, rispetto al 3,2% di una settimana fa.

Per quanto riguarda le regioni che superano la soglia di allerta del 15% di posti occupati in reparti medici non critici, la maglia nera va all’Umbria, in testa con il 39% di letti riempiti. Seguono la Liguria (28,7%), la Valle d’Aosta (28,4%), il Friuli Venezia Giulia (20,4%), le Marche (19,8%), l’Emilia Romagna (18,8%), la Calabria (17,3%), l’Abruzzo (16,6%), la Sicilia (15,3%) e il Veneto (15%).

Per le intensive il valore più alto si registra in Calabria con il 9,5% dei posti occupati (vicino alla soglia critica del 10%). In Umbria il dato arriva al 5,5%, ma comunque lontano dalla soglia.

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