Ieri la doppia frattura alla mano sinistra e l’intervento chirurgico a Milano. Oggi la il primo posto alla discesa libera bis di Saint Moritz. È il capolavoro realizzato questa mattina – 17 dicembre – da Sofia Goggia alla Coppa del mondo femminile. Meno di 24 ore dopo la sala operatoria, la campionessa bergamasca sale sul gradino più alto del podio davanti alla slovena Ilka Stuhec e alla tedesca Kira Weidle. Con questo trionfo Goggia ottiene il ventesimo successo in Coppa del Mondo agganciando Federica Brignone.

Era in dubbio dopo aver colpito il palo di una porta nella discesa di St. Moritz di ieri, in cui era arrivata seconda. Un brutto infortunio: frattura scomposta del secondo metacarpo e frattura della base del terzo metacarpo della mano sinistra. Quando i tifosi hanno letto il responso degli esami hanno temuto che le chance dell’azzurra di diventare campionessa fossero svanite. Invece alle 10.30 Sofia Goggia indossa un tutore per proteggere la mano appena operata ed è pronta per scattare dal cancelletto di partenza e lanciarsi nella discesa svizzera. La 30enne sfreccia con il pettorale numero 9. I parziali sono buoni, sta sciando bene, ce la può fare. Poi il passaggio alla fotocellula: il cronometro segna 1’28″85. È il tempo che le vale il primo posto.

“Ieri è stata una giornata da cinema, ma quando hanno chiamato i migliori chirurghi per operarmi io ho guardato i medici che si erano scomodati e che magari erano anche in vacanza, ho capito che c’era un unità d’intenti che ci avrebbe portato alla vittoria”, ha risposto Goggia ai cronisti riguardo il suo recupero lampo. “Forse la mia razionalità, unito alla mia istintività mi porta a fare quello che faccio. Dopo Pechino, in cui ho fatto un’Olimpiade su una gamba sola, una mano era ok: meglio aver le gambe che le mani. Oggi non c’era una ragazza più felice di me in partenza – ha continuato -, non c’era nulla di scontato nemmeno che io potessi essere al cancelletto di partenza, ma quando l’ho capito in campo libero mi son detta che dovevo scendere con quella gioia e nessuna l’aveva. Mi è venuto in mente Pechino, mi son detta che le prove le avevo vinte con 1″3, e poi ho pensato a stare sui miei piedi e basta”. “Il successo di oggi è qualcosa di grande con 4 decimi, con una mano e senza spingere con una fatica immensa sui salti. La dedico a tutte le persone che mi hanno aiutato ieri. È stato difficile per me dopo aver visto la cicatrice dell’operazione. Ho sentito un po’ di disagio dentro di me, ma ho solo pensato che potevo vincere e sono tanto contenta“, ha concluso.

Grazie alla vittoria di Goggia la squadra femminile azzurra ottiene il quinto successo in undici gare stagionali, il terzo per la bergamasca dopo la doppietta di Lake Louise. Con questo sigillo la campionessa olimpica mantiene il pettorale rosso di leader della classifica di specialità – 380 i punti -, come avviene ininterrottamente dal dicembre 2020. La statunitense Mikaela Shiffrin – sempre più leader della generale -, ha chiuso al quarto posto a 61 centesimi, seguita dalle tre austriache Cornelia Huetter, Nina Ortlieb, e Mirjam Ouchner.

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