Antonio Panzeri, ex eurodeputato del Pd per tre mandati, e Luca Visentini, punto di riferimento dei sindacati europei. Sono loro due dei quattro fermati dalle forze dell’ordine belghe per l’inchiesta per corruzione che coinvolge anche il Qatar. Due personalità piuttosto conosciute negli ambienti politici di Bruxelles.

Panzeri, 67 anni, è stato eurodeputato per tre mandati, dal 2004 al 2019. Originario del Bergamasco, è stato segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana di Milano (dal 1995 al 2003) e poi responsabile delle politiche europee della Cgil. Dopo aver fatto parte della direzione dei Ds, viene candidato per la prima volta all’Europarlamento con la lista Uniti nell’Ulivo (che univa Ds e Margherita). A Strasburgo viene riconfermato alle Europee del 2009 e a quelle del 2014, sempre col Pd. Nel 2017 ha lasciato i democratici per aderire ad Articolo 1. All’Eurocamera ha ricoperto diversi incarichi ed è stato, tra l’altro, presidente della sottocommissione dei diritti umani.

Luca Visentini, 53 anni, è stato per diversi anni il punto di riferimento dei sindacati europei. Ha cominciato nella Uil del Friuli Venezia Giulia (dov’è stato tra le altre cose responsabile del lavoro giovanile e poi del turismo e del commercio) e nel maggio 2011, al congresso di Atene, è stato eletto segretario confederale della Etuc, l’European Trade Union Confederation, ovvero la confederazione dei sindacati europei. Nel 2015 è stato eletto segretario generale, sempre della Etuc e nel 2019 è stato riconfermato. Il suo addio all’Etuc è recentissimo: al congresso di Melbourne di fine novembre, infatti, Visentini ha vinto le elezioni come segretario generale della Ituc (International Trade Union Confederation), la più grande confederazione sindacale del mondo. Nel tempo libero è poeta e scrittore: ha pubblicato, tra il 2004 e il 2012, quattro libri di poesie e di racconti, e ha diretto numerose associazioni culturali e organizzazioni, attive nel campo della letteratura e del teatro.

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