Il Pentagono ha svelato il bombardiere del futuro, il primo a essere presentato al mondo in 30 anni. Si tratta del nuclear stealth, il B-21 Raider, e servirà come colonna portante delle operazioni dell’Air Force per i prossimi decenni. Con la sua forma a pipistrello è in grado di eludere anche i più sofisticati sistemi di difesa e se il “suo look è imponente quello che c’è dietro il telaio e i rivestimenti di era spaziale è ancora più impressionante”, ha detto il ministro della Difesa americano Lloyd Austin nel corso della presentazione all’impianto dell’aeronautica strettamente sorvegliato di Palmdale, vicino Los Angeles.

Il bombardiere, in grado di trasportare armi nucleari e convenzionali e progettato per poter volare senza equipaggio a bordo, “rafforzerà le capacità americane di deterrenza oggi e nel futuro”, ha aggiunto Austin notando come l’aereo incorpora “50 anni di progressi nella tecnologia della bassa osservabilità” e questo lo rende difficile da rintracciare nei cieli anche per i “più sofisticati sistemi di difesa aerea”. Inoltre è stato costruito con una “architettura di sistema aperta” che consente di incorporare “nuove armi che non sono ancora state inventate”.

I dettagli del progetto B-21, il primo aereo della cosiddetta tecnologia di sesta generazione, sono top-secret. Quello presentato è uno dei sei in fase di produzione e gli Stati Uniti contano di poterne avere 100. Il programma per il bombardiere è stato sviluppato da Northrop Grumman e il costo è di circa 80 miliardi di dollari.

Il Pentagono vuole usare il Raider – dal nome dell’americano Doolittle Raiders che nell’aprile 1942 lanciò un raid in Giappone – per sostituire i B-2 Spirit e B-1B Lancer, e vuole esplorare la possibilità di farlo volare da remoto. Al progetto stanno lavorando più di 8.000 persone. Prima di arrivare al design definitivo, ha osservato l’amministratore delegato di Northrop Grumman Kathy Warden, sono state valutate migliaia di possibili versioni: molti test sono stati effettuati online prima di costruire l’hardware così da limitare i costi. “Stiamo prendendo la tecnologia del futuro – ha messo in evidenza Warden – e la stiamo portando qui, in questo aereo”.

Il primo volo di un B-21 è previsto per l’anno prossimo. E l’aeronautica statunitense ha appunto in programma l’acquisto di almeno 100 velivoli di questo tipo.

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