La fascia arcobaleno della campagna “One Love” a sostegno dei diritti della comunità Lgbtq+ è un “messaggio molto divisivo” verso il mondo islamico e arabo. Parola del capo del comitato organizzatore dei Mondiali in Qatar, Hassan Al-Thawadi. La Fifa aveva parlato di una scelta in linea con il suo regolamento, quando aveva deciso di punire anche con l’ammonizione – oltre alla multa – tutti i capitani che fossero scesi in campo con la fascia arcobaleno. Era chiaro a tutti però che l’intransigenza dell’organo di governo del pallone presieduto da Gianni Infantino fosse legato alle volontà del Paese organizzatore dei Mondiali, il Qatar. E le parole di Al-Thawadi a Talksport non fanno altro che confermarlo.

“Se le squadre hanno deciso di farlo per tutta la stagione, è una cosa. Ma se vieni a farlo in Qatar, è qualcosa con cui ho un problema. E risale al semplice fatto che questa è una parte del mondo che ha il proprio insieme di valori“, ha detto il capo del comitato organizzatore rispetto all’iniziativa lanciata da alcune federazione europee – Inghilterra, Germania, Belgio, Francia, Galles, Svizzera e Danimarca – che volevano far indossare la fascia “One Love” ai loro capitani durante le partite dei Mondiali. “Quello che stai essenzialmente dicendo è che stai protestando contro un paese islamico che ospita un evento. Ciò significa che nessun paese islamico potrà mai partecipare a qualcosa?”, ha aggiunto Al-Thawadi. Che poi ha ribadito: “Chi viene a tal proposito per fare una dichiarazione in Qatar lancia un messaggio molto divisivo”.

Il riferimento quindi può essere esteso non solo ai calciatori: il sottosegretario allo Sport britannico Stuart Andrew ha già annunciato che indosserà la fascia “One Love” a sostegno dei diritti della comunità Lgbtq+ martedì sera quando assisterà in tribuna al derby Inghilterra-Galles a Doha. L’esponente conservatore, che è gay, ha definito “davvero ingiusta” la condotta della Fifa. Seguirà l’esempio della ministra tedesca Nancy Faeser, che ha compiuto lo stesso gesto durante Germania-Giappone, e della ministra degli Esteri del Belgio, Hadja Lahbib (nella foto sugli spalti con Infantino).

Ma le parole di Al-Thawadi permettono di leggere sotto un’altra luce anche le comunicazioni arrivate dalla Fifa solo pochi giorni fa. Le relazioni omosessuali sono illegali in Qatar, ma gli organizzatori e la Fifa da tempo ripetono che “tutti sono i benvenuti” durante la Coppa del Mondo. La Federazione internazionale però ha dovuto esortare il Qatar a consentire le bandiere arcobaleno sugli spalti. I tifosi di varie squadre infatti avevano denunciato che gli oggetti arcobaleno, tra cui bandiere, bracciali, fasce antisudore e cappelli, erano stati confiscati dal personale di sicurezza negli stadi durante i primi giorni della Coppa del Mondo.

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