“Mi sono sentito tradito”. Sono le parole di Cristiano Ronaldo in un’intervista durissima rilasciata al giornalista britannico Piers Morang e pubblicata dal The Sun. Il fenomeno portoghese, a pochi giorni dall’inaugurazione dei Mondiali, rompe il silenzio sul rapporto con il Manchester United. Nel mirino del campione c’è l’allenatore del club inglese, ma non solo: “Non rispetto mister Ten Hag, perché lui non ha mai mostrato rispetto per me. Se tu non rispetti me, io non rispetterò mai te”. E ha aggiunto: “Il Manchester United ha cercato di costringermi ad andare via. Non solo l’allenatore, ma anche gli altri che sono intorno al club. Mi sono sentito tradito, mi hanno reso una pecora nera. Ho avuto la percezione che la maggior parte delle persone non mi volesse più al Manchester United, non solo in questa stagione ma anche nella passata”.

Ronaldo interviene sulla storia recente del club: “Da quando Sir Alex (Ferguson, ndr) se n’è andato, non ho visto evoluzioni nel club. Niente è cambiato. Persino la palestra, la jacuzzi, la cucina. Credevo avrei visto cose diverse dopo il mio ritorno e questo mi ha sorpreso molto”. Da quando è tornato ai Red Devils, dopo l’esperienza al Real Madrid e alla Juventus, il 37enne ha assistito alla gestione di tre allenatori. Nell’intervista mostra grande rispetto per Ole Gunnar Solskjaer, ex compagno di squadra, allontanato poche settimane dopo il suo ritorno allo United. Spara a zero, invece, su Ralf Rangnick, il tecnico tedesco che ha guidato la squadra nello scorso campionato: “Se non sei nemmeno un allenatore, come fai a diventare il manager del Manchester United? Non l’avevo mai sentito nominare”.

Il portoghese, nel corso dell’intervista, ha spiegato che tra i motivi della rottura con il club non c’è soltanto la gestione della squadra. Il calciatore, infatti, ha rivelato di non essersi sentito sostenuto dal club quando, lo scorso 18 aprile, ha annunciato la morte prematura di uno dei due gemelli che la compagna, Georgia Rodriguez, stava dando luce. Sul futuro del club, invece, dopo aver ribadito il forte legame con i tifosi, dice: “Come disse Picasso, devi distruggere per ricostruire. E se lo United parte con me, da parte mia non ci sono problemi”.

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