Tra gli esponenti del Partito Democratico c’è chi continua ad intervenire sull’inadeguatezza della candidatura di Letizia Moratti alla presidenza della Regione Lombardia, ma anche dall’altra parte del campo c’è chi si rifiuta di correre in coalizione con i dem. Lorenzo Maggi, ex vicesindaco di Lodi, si è dimesso da “Lombardia migliore“, lista civica da lui stesso fondata con l’obiettivo di portare Letizia Moratti alla guida della Regione. “Da sindaco e ministro Moratti ebbe un’opposizione vergognosa. Pensare che apra al Pd, io non lo accetto”, dice in un’intervista a Il Giornale. E aggiunge: “L’obiettivo era una proposta che partisse dal centrodestra. Posso agire per migliorarlo, o non partecipare, ma non posso andare dalla parte opposta. Per me la candidatura poteva essere un’opportunità, ma non a ogni costo. Ho una storia e una coerenza”.

Maggi sosterrà la proposta elettorale di centrodestra: “Io faccio politica da 17 anni. I principi e l’appartenenza a un campo vengono prima. L’intervista-appello al Pd (di Moratti a Repubblica, ndr) è controproducente, anche perché il Pd non può accettarlo. Non ce l’ho con lei, anche perché se non vince è una sconfitta. E anche perciò dico che l’operazione è sbagliata. È un’opportunità che svanisce ma è più importante la coerenza”.

IL DISOBBEDIENTE

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