Una barca a vela su cui stavano viaggiando circa 68 migranti, salpata dalla Turchia, è naufragata nelle prime ore di questa mattina nello stretto di Kafireas, tra le isole di Andros e Evia, in Grecia. Lo riporta la Guardia costiera greca, impegnata nelle operazioni di ricerca e salvataggio dei migranti.

Nove uomini che si erano inizialmente messi in salvo su un isolotto sono stati soccorsi dalle autorità greche, ma in base ai racconti dei sopravvissuti sull’imbarcazione avrebbero viaggiato almeno 68 persone.

Le operazioni di salvataggio sono iniziate dopo che i passeggeri dell’imbarcazione hanno lanciato una richiesta di soccorso alla linea di emergenza greca 112, ma l’intervento è stato ostacolato dalle condizioni metereologiche avverse. In particolare i forti venti che hanno causato il naufragio soffiano in queste ore a una velocità di oltre 30-40 nodi. L’imbarcazione, secondo la tv greca Ert, era salpata dalla città costiera turca di Izmir con a bordo principalmente passeggeri provenienti da Afghanistan, Iran ed Egitto.

Intanto proseguono le ricerche di almeno 8 persone dopo un altro naufragio avvenuto ieri pomeriggio a largo dell’isola di Samos: per ora la Guardia costiera ha soccorso quattro sopravvissuti che hanno raccontato di avere viaggiato in dodici sulla barca naufragata.

Nei primi otto mesi dell’anno, la guardia costiera greca ha dichiarato di avere soccorso circa 1.500 persone: un numero in evidente aumento rispetto a quello dell’anno scorso, quando meno di 600 persone sono state messe in salvo dalle autorità greche. Mentre a inizio mese due distinti naufragi a largo delle isole greche di Lesbo e di Citera hanno portato alla morte di almeno 27 persone.

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