Era stato prelevato in estate in Brianza con la formula del prestito direttamente dai londinesi dell’Arsenal. Spagnolo, classe 1993, è un difensore d’esperienza e solidità per la Serie A, come ha dimostrato già nella scorsa stagione durante la sua esperienza all’Udinese. È in breve l’identikit di Pablo Marì, il difensore del Monza accoltellato ad Assago mentre faceva la spesa con la famiglia.

Per portarlo a Monza, la neopromossa biancorossa ha scelto la formula di obbligo di riscatto fissandola a 5 milioni in caso di salvezza. Marì ha debuttato nella Liga con il Maiorca,poi è cresciuto al Gimnastic de Terragona, prima di essere prelevato dal Manchester City. Il successivo prestito al Girona e nella Eredivisie olandese con il Nac Breda sono solo tappe del suo percorso, che lo porta anche al Deportivo La Coruna e ai brasiliani del Flamengo, con cui vince il Brasileirao e la Copa Libertadores. Altri successi nel biennio all’Arsenal, dove si aggiudica una Fa Cup, prima di arrivare a Udine e giocare 15 partite segnando due gol.

In estate l’approdo appunto a Monza, con cui gioca al debutto con il Torino, salvo poi fermarsi per le successive tre gare a causa di un infortunio agli addominali. Si riprende il campo nella sfida interna contro l’Atalanta e per otto partite non salta neanche un minuto, a cavallo tra le gestioni Stroppa e Palladino. Si toglie anche la soddisfazioni di andare in rete con lo Spezia nel 2-0 della nona giornata, ultimo successo sin qui del suo Monza.

Ora l’aggressione subita ad Assago lo costringerà a un lungo stop: è stato accoltellato alla schiena, sarà operato. Non è in pericolo di vita. A Marì ha rivolto un pensiero anche la sua ex squadra, l’Arsenal, che ancora detiene il suo cartellino: “Il nostro pensiero va a Pablo Mari e alle altre vittime del terribile incidente di oggi in Italia. Siamo in contatto con l’agente di Pablo che ci ha detto che è in ospedale e non è gravemente ferito”, ha scritto su Twitter il club londinese.

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