La Spagna, come il resto d’Europa, si avvicina a uno degli inverni più complicati di sempre, con un mercato energetico instabile e i rincari che pesano su famiglie e imprese. Per limitare l’aumento dei costi e per combattere la povertà energetica, il governo Sanchez ha approvato una serie di misure volte a ridurre il prezzo della bolletta del gas delle famiglie. Le principali riguardano la creazione di una tariffa speciale per gli edifici con caldaia centralizzata, un bono social per i nuclei familiari numerosi e con reddito inferiore a 28.000 euro annui, un aumento dello sconto per le famiglie vulnerabili e gravemente vulnerabili.

Edifici con caldaia comunitaria – L’aumento del prezzo del gas ha messo in difficoltà i vicini che vivono in edifici con caldaia comunitaria, che hanno visto un drastico aumento delle previsioni dei costi per questo inverno. Nelle ultime settimane, varie comunità di vicini in diverse città del paese, da Madrid a Vitoria (Paesi Baschi), avevano accordato di non accendere il riscaldamento quest’inverno per i costi più che triplicati. Il governo, però, ha dato una soluzione al problema.

Questa settimana ha annunciato una nuova tariffa per queste comunità. La ministra della Transizione Ecologica, Teresa Ribera, ha spiegato che la tariffa regolata TUR, uguale in tutto il paese, verrà ampliata per includere gli edifici con caldaia comunitaria. Secondo i dati del governo, beneficeranno di questa misura circa 1,7 milioni di famiglie. Nel caso degli edifici con caldaia centralizzata, la ministra ha spiegato che si calcolerà il consumo medio della comunità di vicini negli ultimi cinque anni e, al 70% di questo consumo, verrà applicato uno sconto del 40%. Il 30% restante del consumo totale si pagherà al prezzo del gas nel mercato.

In questo modo si vuole incentivare un consumo responsabile del combustibile. La ministra ha avvertito però che se un edificio consuma più della media degli ultimi cinque anni, sarà soggetto a penalizzazione. Per essere incluse in questa tariffa, le caldaie dovranno essere controllate per garantirne la massima efficienza e ogni casa dovrà contare con un contatore individuale del consumo entro ottobre del prossimo anno. Si tratta di una misura straordinaria, che rimarrà in vigore fino al 31 di dicembre del 2023, e che al governo costerà tre miliardi di euro.

Buono sociale – L’esecutivo di Pedro Sánchez ha annunciato anche una batteria di aiuti per i lavoratori con basso reddito, per le famiglie numerose e per i più vulnerabili. Nel primo caso, ha annunciato un bono social per le famiglie con reddito annuo inferiore ai 28mila euro, che prevede uno sconto fino al 40% sulla fattura. Per evitare situazioni di povertà energetica, inoltre, ha previsto un aiuto con uno sconto fino al 65% del costo per le famiglie vulnerabili, e dell’80% per le famiglie gravemente vulnerabili.

Maggiore trasparenza – Tra le novità, il governo ha imposto l’obbligo di introdurre nelle fatture dei consumatori informazioni dettagliate sul consumo medio di case ed edifici che si trovano nella stessa zona, e con lo stesso codice postale, e sui risultati del tetto al prezzo del gas, in vigore dallo scorso giugno.

La ministra Ribera ha confermato che questo pacchetto di misure potrebbe non essere l’ultimo. Tutto dipenderà da “come evolvono le circostanze” e dalla stabilità del mercato energetico. Poche ore dopo la presentazione delle misure, Sánchez ha ricordato che non verranno adottate misure drastiche. “Ci stiamo preparando per ogni eventualità e i nostri concittadini possono stare tranquilli, non ci saranno blackout, né razionamenti di nessun tipo, nemmeno scene apocalittiche come pronosticano i fabbricatori di fake news. Quest’inverno, a nessuno mancherà energia per cucinare, né per scaldarsi”, ha dichiarato.

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