Il presidente francese Emmanuel Macron ha criticato le politiche commerciali ed energetiche degli Stati Uniti per aver creato “un doppio standard” con l’Europa. Alcune settimane fa rimostranze simili erano state espresse dal ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck. I rapporti tra Parigi e Berlino sono tesi, è saltato il vertice tra Macron e il cancelliere Olaf Scholz, ma almeno su questo punto sembra esserci una valutazione comune. I leader europei iniziano a temere le ricadute degli elevati prezzi energetici in termini di malcontento di popolazione ed elettorato, fattore che rischia anche di indebolire il sostegno a Kiev.

In conferenza stampa a Bruxelles Macron ha rimarcato come gli Stati Uniti stiano facendo scelte a favore della loro competitività creando però un doppio standard, prezzi più bassi sul mercato interno e molto alti per il gas venduto in Europa, Il presidente francese sottolinea come Washington consentano in alcuni settori ingenti aiuti di Stato per le imprese domestiche mentre in Europa sono vietati. L’Ue ha recentemente criticato il pacchetto Inflation Reduction Act, che fornisce sussidi per le auto elettriche prodotte negli Usa. Sia Germania che Francia sollecitano quindi colloqui con la Casa Bianca per evitare una guerra commerciale.

Macron ha indicato Stati Uniti e Norvegia come u produttori di idrocarburi energia che stanno realizzando profitti spropositati beneficiando di una rendita dovuta alla guerra. Esattamente lo stesso appunto mosso dal tedesco Habeck. Ha inoltre affermato di aver discusso informalmente la questione con i due paesi. Nei giorni scorsi il ministro delle finanze francese Bruno Le Maire aveva criticato gli Usa per aver venduto Gnl a “prezzi quattro volte superiori a quelli a cui lo vende” a livello nazionale. Il tema sarà affrontato dalla ministra degli Esteri francese Catherine Colonna nel viaggio a Washington di venerdì prossimo.

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