La Procura di Roma ha chiesto la convalida dell’arresto di Chiara Silvestri, la ragazza di 23 anni che con l’auto ha travolto e ucciso, nella notte tra mercoledì e giovedì, Francesco Valdiserri, 18 anni, che si trovava sul marciapiede di via Cristoforo Colombo insieme a un amico. Il pm Erminio Amelio contesta il reato di omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebrezza. L’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari si terrà, con ogni probabilità, lunedì. La 23enne si trova agli arresti domiciliari: nel suo sangue è stato trovato un tasso alcolemico pari a 1,57, quasi tre volte il limite. Rischia da 8 a 12 anni. La Procura ha disposto una perizia sul telefono cellulare dell’indagata con l’obiettivo di accertare se la ragazza stesse utilizzando il telefono negli istanti precedenti al tragico incidente. Chi indaga disporrà anche una perizia per accertare la velocità a cui viaggiava la Suzuki Swift.

La vittima stava camminando con un suo amico sul marciapiede quando l’auto gli è piombata addosso. Su Twitter il dolore dei genitori del ragazzo, Paola Di Caro e Luca Valdiserri, entrambi giornalisti del Corriere della Sera. “Il mio 18enne meraviglioso non c’è più – le commuoventi parole della mamma -. Il mio bambino che aveva cominciato a correre nella vita. Un’auto nella notte lo ha investito e non tornerà. Nulla più tornerà. Nulla ha più senso. Nulla”. Il pm Erminio Amelio ha disposto anche l’autopsia sul corpo della vittima. Sabato mattina l’ultimo saluto a Francesco con i funerali nella chiesa Santa Maria Liberatrice a Testaccio, nel cuore della Capitale.
L’incidente della notte scorsa è il sesto mortale a Roma in cinque giorni. La Colombo si conferma strada pericolosissima, con scontri all’ordine del giorno. Ad aprile morì l’attrice Ludovica Bargellini, a settembre un centauro 37enne. “È semplicemente assurdo che una sola strada sia tanto pericolosa – afferma Domenico Musicco, presidente di Avisl (Associazione Vittime Incidenti Stradali, sul Lavoro e Malasanità) -. Peraltro, di recente, i limiti di velocità erano stati anche aumentati. Serve un controllo fisso su quell’arteria, forse la più pericolosa strada della Capitale”.

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