“A 100 anni dalla marcia fascista su Roma tocca proprio a me rivestire questo ruolo, sono emozionata. Oggi sono particolarmente emozionata di fronte al ruolo che in questa giornata la sorte mi riserva”. Così in Aula la senatrice a vita Liliana Segre, presiedendo l’Aula di Palazzo Madama. “Il valore simbolico – ha aggiunto Segre – di questa circostanza casuale si amplifica nella mia mente perché, vedete, ai miei tempi la scuola iniziava in ottobre; ed è impossibile per me non provare una sorta di vertigine ricordando che quella stessa bambina che in un giorno come questo del 1938, sconsolata e smarrita, fu costretta dalle leggi razziste a lasciare vuoto il suo banco delle scuole elementari, oggi si trova per uno strano destino addirittura sul banco più prestigioso del Senato”. Applausi sono partiti da tutto l’emiciclo.
In aula presente anche Silvio Berlusconi, al ritorno in Senato dopo 9 anni dalla decadenza. Il leader di Forza Italia sceglie la prima fila e siede al fianco di Licia Ronzulli, da giorni al centro del braccio di ferro tra alleati per il suo possibile ingresso nel Governo. Due scranni più su siede il leader della Lega Matteo Salvini. In prima fila anche i due veterani Dario Franceschini e Pier Ferdinando Casini.
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Segre: “Forze politiche si uniscano nella lotta all’imbarbarimento del dibattito pubblico”

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Il discorso di Segre al Senato: “A 100 anni dalla marcia su Roma, ho le vertigini. Costituzione non è pezzo di carta, italiani la sentono amica”

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