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Cronaca - 3 Ottobre 2022
Roma, protesta contro gli aumenti di luce e gas: “Noi lavoratori siamo i nuovi poveri”. Bruciate le bollette in piazza: “Si colpiscano gli extra-profitti”
La Playlist Cronaca

- 14:25 - **Consulta: Schlein, 'bene voto Parlamento, l'accordo ha tenuto con grande compattezza'**
Roma, 13 feb (Adnkronos) - "Bene il voto di oggi sulla Corte Costituzionale. Facciamo i migliori auguri di buon lavoro ai nuovi giudici che sono sati eletti. L'accordo ha tenuto con grande compattezza, sia dell'opposizione che della maggioranza, molto bene, c'è molta soddisfazione". Lo dice la segretaria del Pd Elly Schlein.
- 14:10 - Ferrovie, sottosegretario Morelli: "!Treno a idrogeno enorme successo italiano"
Rovato, (Bs) 13 feb. Adnkronos) - “Questa giornata rappresenta un enorme successo dell'Italia, un enorme successo di Regione Lombardia e del Ministero dei Trasporti. Si inaugura il primo treno a idrogeno italiano che potrà essere una sorta di sperimentazione, ma che diventa pura realtà. Sperimentazione perché, essendo il primo, logicamente potrà essere una fonte di informazioni per poi sviluppare questa tecnologia in altri territori. L'investimento è molto importante fatto dal Ministero dei Trasporti con Matteo Salvini e da Regione Lombardia che insieme stanno guidando questo percorso di transizione. Un percorso di transizione che avrà come prossimo step la produzione di idrogeno verde”.
Queste le parole di Alessandro Morelli, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, in occasione dell’evento di presentazione del primo treno a idrogeno italiano è arrivato lo scorso 23 gennaio nel nuovo impianto di manutenzione e di rifornimento di idrogeno di Rovato. Il convoglio - che fa parte dei 14 acquistati da Fnm nel progetto H2iseO grazie ai finanziamenti di Regione Lombardia, anche tramite risorse Pnrr – è giunto nel bresciano dal circuito di prova di Salzgitter (Germania) del costruttore Alstom.
Un progetto ambizioso come spiega Morelli: “Il passaggio da diesel a elettrificazione non è solo tecnologico ma anche infrastrutturale perché chiaramente i treni che vanno a elettricità hanno necessità di spazi differenti rispetto a quelli che vanno con motori endotermici, in particolare nelle gallerie. Cambiare tutto è difficile anche dal punto di vista tecnico ingegneristico oltre che finanziario. Questo treno è uno strumento che potrà cambiare il modello di trasporto, senza modificare le infrastrutture”.
Evento importante anche per la Lombardia dove verranno costruite infrastrutture per l'approvvigionamento dell'idrogeno, con un conseguente impatto positivo anche sull'indotto del territorio: “La transizione deve essere accompagnata da una crescita anche economica che permetterà chiaramente una crescita anche sociale – conclude Morelli - Il fatto che tutto questo avvenga in una zona della Lombardia particolarmente produttiva anche sotto il profilo industriale ci permette chiaramente poi di sperare che anche in altre realtà si possa aumentare il livello”.
- 14:06 - Ferrovie, Fontana: "Regione Lombardia impegnata per migliorare trasporto pubblico locale"
Rovato (Bs), 13 feb. (Adnkronos) - “Oggi dimostriamo la grande volontà di Regione Lombardia di migliorare il trasporto pubblico locale. Dobbiamo ricordare che, oltre i 2 miliardi di investimenti per l'acquisto di treni nuovi, Regione Lombardia è l'unica regione in Italia che deve contribuire con risorse proprie per integrare i trasferimenti che arrivano dallo Stato e integriamo con 420 milioni ogni anno”.
Così Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, durante l’evento di inaugurazione a Rovato, in provincia di Brescia, del primo treno a idrogeno in Italia che fa parte dei 14 acquistati da Fnm grazie ai finanziamenti di Regione Lombardia.
“È stato fatto tanto con l'acquisto dei treni, dovremo fare altrettanto con la realizzazione di una rete finalmente efficiente – prosegue Fontana - La rete su cui girano i nostri treni è stata realizzata una settantina di anni fa quando trasportavano circa 150.000 persone ogni giorni nostri, oggi ne trasportiamo quasi 800.000, quindi la rete deve essere aggiornata”.
Fontana sottolinea anche l’importanza del progetto H2iseO e dell’idrogeno come fonte di energia: “Non ci si deve concentrare e focalizzare su un'unica soluzione tecnologica per l'energia. Non si può pensare, come sta dicendo l'Europa, ma come speriamo che presto cambi idea, soltanto sull'elettrico. L'elettrico è una vera opportunità. Io dico sempre che accanto bisogna sperimentare sull'idrogeno, sui biocarburanti, su tutte quelle possibilità che la tecnologia mette a disposizione”.
- 14:03 - In corso nel sito di Rovato test di rifornimento per treno a idrogeno
Milano, 13 feb. (Adnkronos) - Il primo treno a idrogeno italiano è arrivato lo scorso 23 gennaio nel nuovo impianto di manutenzione e di rifornimento di idrogeno di Rovato. Il convoglio - che fa parte dei 14 acquistati da Fnm grazie ai finanziamenti di Regione Lombardia, anche tramite risorse Pnrr – è giunto nel bresciano dal circuito di prova di Salzgitter (Germania) del costruttore Alstom. L’impianto di Rovato, realizzato da Ferrovienord e dotato di attrezzature all'avanguardia, sarà, in Italia, il primo deposito specificatamente progettato e realizzato per la manutenzione dei treni a idrogeno nonché il primo impianto per il rifornimento di idrogeno per i treni.
Nelle tre settimane trascorse dall’arrivo del treno sono state effettuate, da parte del costruttore dell’impianto e fornitore dell’idrogeno Sapio, attività di collaudo dell’impianto stesso e test di rifornimento del treno. Conclusa questa prima fase di test, il treno svolgerà altre corse prova su circuito, prima di tornare sulla Brescia – Iseo – Edolo per ulteriori prove, in vista dell’avvio del servizio commerciale, previsto entro il primo semestre del 2026, in relazione al completamento delle stesse corse prova e all’ottenimento delle relative autorizzazioni. Le caratteristiche del deposito, del treno e dell’impianto di rifornimento sono state illustrate oggi, nel corso di un evento di presentazione a cui sono intervenuti, tra gli altri il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alessandro Morelli, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, l’assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile di Regione Lombardia Franco Lucente, l’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, il presidente di Fnm Andrea Gibelli, il consigliere delegato di FNM Fulvio Caradonna, il presidente di FERROVIENORD Pier Antonio Rossetti, l’amministratore delegato di Trenord Andrea Severini, l'Amministratore delegato di Alstom Italia Michele Viale, il presidente di Sapio Alberto Dossi.
“Questa è una giornata molto importante – ha dichiarato il presidente Attilio Fontana – che conferma la vocazione della Lombardia ad essere terra di primati e di eccellenze, sia per quanto riguarda la prima Hydrogen Valley, sia per la messa in funzione del primo treno alimentato interamente ad idrogeno. Il percorso di modernizzazione nei trasporti e nelle infrastrutture prosegue all’insegna della sostenibilità. Oggi tocchiamo con mano un nuovo servizio offerto ai cittadini che contribuisce migliorare l’efficienza del trasporto ferroviario, in un’area in cui inizia un serio percorso di decarbonizzazione. Negli ultimi anni abbiamo investito 1,7 miliardi di euro per 214 nuovi treni che daranno forte slancio al settore ed entro il prossimo anno la Lombardia potrà contare su una flotta totalmente rinnovata. Anche per questo saranno fondamentali i lavori di ammodernamento della rete ferroviaria”.
"Prosegue senza sosta - ha affermato l'assessore Franco Lucente - la rivoluzione della mobilità che sta interessando la Lombardia. Una trasformazione che coinvolge tutti i mezzi di trasporto, dall’immissione dei nuovi treni sino al rinnovamento del parco autobus, tutti a ridotto impatto ambientale, e al trasporto pubblico locale lacuale, con battelli elettrificati. Il primo treno italiano a idrogeno è un’innovazione importante, che risponde in pieno all’esigenza di percorrere in maniera convinta la strada della neutralità tecnologica. Dobbiamo essere in grado di valorizzare tutte le fonti energetiche, trovando la giusta sintonia tra mezzi moderni, confortevoli ed un servizio di altro livello ed efficiente, con un’attenzione particolare alla sostenibilità. Progetti importanti che mirano alla graduale decarbonizzazione dei trasporti, per un Tpl a emissioni zero".
"La Lombardia si conferma protagonista di un’innovazione concreta al servizio dei cittadini – ha evidenziato l’assessore Claudia Maria Terzi – con la trasformazione della Brescia-Iseo-Edolo nella prima linea ad idrogeno d’Italia, aprendo così nuove prospettive per il settore ferroviario a livello nazionale. È l’inizio di un cambiamento rilevante, in cui il Sebino e la Valcamonica si ritrovano al centro di nuove soluzioni per un trasporto a basso impatto ambientale, caratteristica questa ancora più cruciale per una Regione dinamica e densamente popolata come la nostra. Abbiamo creduto fin da subito nella bontà del progetto investendo anche nell’infrastruttura connessa all’attivazione dei convogli. Ci saranno ricadute positive per la qualità del trasporto pubblico e si creerà una nuova economia attorno all’idrogeno, con nuove occasioni di crescita e di lavoro".
Il sito di Rovato, realizzato da Ferrovienord, è il primo impianto ferroviario pensato, progettato e realizzato specificatamente per i treni a idrogeno. Nel sito sono presenti: - cinque binari di sosta dei treni all’aperto; - un impianto di manutenzione treni dotato di due binari al chiuso per la manutenzione (attrezzati per l’accesso al treno tramite fossa di visita e tramite passerelle aeree), un binario coperto all’aperto per il lavaggio dei treni, carroponte, calacarrelli, magazzini, armadi per lo stoccaggio delle batterie di ricambio dei treni, colonnine per la connessione dei treni alla rete elettrica e zona uffici e servizi per il personale; - un impianto di rifornimento dei treni a idrogeno, attrezzato con dispenser per erogare idrogeno alla pressione di 350 bar e baia per ricovero del carro bombolaio, nonché di impianto di flussaggio e inertizzazione (utile per lo svuotamento dei serbatoi dell’idrogeno del treno quando previsto ai fini manutentivi). L’impianto è costruito nel pieno rispetto delle normative vigenti, incluse le normative relative alla sicurezza associate alla presenza di un treno a idrogeno e ad un impianto di rifornimento di idrogeno.
I dispositivi di sicurezza includono, tra gli altri, sensori per la rilevazione di eventuali fughe di idrogeno, l’impianto antincendio e sistemi automatici di miglioramento della ventilazione. L’investimento complessivo per il sito è pari a euro 30 milioni, di cui 1 milione (relativo all’impianto di rifornimento di idrogeno) finanziato dal Pnrr. La messa in servizio del sito (da parte di Trenord e Fnm Power) avverrà progressivamente con le corse prova del treno a idrogeno lungo la linea Brescia-Iseo-Edolo e, successivamente, con l’avvio del servizio commerciale.
“L’appuntamento di oggi rappresenta un momento chiave del progetto H2iseO promosso dal Gruppo Fnm fin dal 2020 – ha spiegato il presidente di Fnm Andrea Gibelli –. L'introduzione di tecnologie all'avanguardia non solo per quanto riguarda i nuovi treni ma anche nelle dotazioni infrastrutturali rende questo progetto particolarmente significativo in termini di innovazione e di promozione nei nostri territori di una mobilità sempre più sostenibile. Il contributo che i nuovi convogli daranno alla decarbonizzazione della mobilità nella valle si unisce ai vantaggi che avranno i viaggiatori in termini di comfort. Senza dimenticare le potenzialità, anche da un punto di vista economico e di occupazione, che lo sviluppo di un distretto industriale basato sull’idrogeno, potrà avere”.
“Ferrovienord continua a lavorare con grande impegno per realizzare tutti gli impianti e le opere infrastrutturali necessarie all’avvio del servizio commerciale del treno – ha sottolineato il presidente di Ferrovienord Pier Antonio Rossetti –. Il sito di Rovato, tuttora in fase di completamento, è dotato di attrezzature particolarmente avanzate e sarà indispensabile per l’efficienza della flotta dei treni. Voglio anche sottolineare come la nostra azione abbia come obiettivi principali l’efficienza e la sostenibilità oltre naturalmente alla massima attenzione alle tematiche della sicurezza”. “Il progetto H2IseO ha una grande valenza innovativa anche per Trenord - ha dichiarato Andrea Severini, Amministratore Delegato di Trenord - e ci vedrà impegnati fin d'ora su tutta la filiera industriale: dall'avvio delle attività nel deposito di Rovato, allo svolgimento delle corse prova con la collaborazione dei nostri macchinisti e tecnici, alla formazione del personale di bordo”.
Il sistema di rifornimento realizzato da Sapio prevede l'impiego di un dispenser mobile di idrogeno e di 1 carro bombolaio con pressione operativa fino a 500 bar, primo caso in Italia. Il progetto per Ferrovienord di Sapio nasce per integrare il trasporto ad alta pressione con un sistema innovativo studiato e realizzato specificamente per il settore della mobilità sostenibile: si tratta infatti di un sistema di rifornimento mobile di idrogeno che, grazie all’impiego di carri bombolai ad alta pressione, permette il rifornimento dei mezzi alimentati ad idrogeno mediante il cosiddetto meccanismo “a cascata” evitando la necessità di sistemi di compressione e di stoccaggi fissi ad alta pressione. La configurazione impiantistica è stata pensata ottimizzando la quantità delle apparecchiature necessarie, allo scopo di ottenere la massima semplicità dell’operazione di rifornimento e la riduzione delle aree occupate dall’impianto. L’impianto di rifornimento, che è stato selezionato da parte di Ferrovienord per poter effettuare i primi test operativi dei treni ad idrogeno sulla linea Brescia – Iseo – Edolo, permette nel suo complesso di poter effettuare i rifornimenti di idrogeno ai mezzi rispettando tutti i parametri di sicurezza e gli standard operativi attualmente in vigore, grazie ai criteri di efficienza ed efficacia adottati per la progettazione.
“La giornata di oggi è un momento storico per il nostro Paese: l'inaugurazione del primo treno a idrogeno in Italia, non solo rappresenta un passo avanti nella mobilità sostenibile, ma anche un esempio di innovazione e progresso – commenta il Presidente del Gruppo Sapio Alberto Dossi. “Allo stesso tempo è doveroso ricordare come, questo primo impianto di rifornimento ferroviario ad idrogeno rappresenti un unicum in Italia e uno dei pochi in Europa. Sapio produce idrogeno da oltre 100 anni e oggi possiamo dire che con il nostro impegno e la nostra esperienza stiamo contribuendo alla realizzazione di un’infrastruttura che utilizza le tecnologie più avanzate, pulite e rinnovabili. Siamo convinti che questo treno non sia solo un mezzo di trasporto, ma un simbolo di un futuro che conferma come l'energia pulita e sostenibile sarà la norma e dove la collaborazione tra pubblico e privato porterà ad affrontare in modo più produttivo le sfide ambientali dei prossimi anni”.
I nuovi treni Coradia Stream H™, basati sulla piattaforma dei treni regionali Coradia Stream™, utilizzano l'idrogeno per generare elettricità, evitando l'emissione diretta di CO2 e mantenendo il comfort della variante elettrica. Questi treni, con una capacità di 240 posti a sedere e un'autonomia superiore a 600 km, introducono innovazioni nella conversione dell'energia pulita, nei sistemi di stoccaggio energetico, e nella gestione intelligente dell'energia. L'energia è generata nella carrozza intermedia, la "power car", dove l'idrogeno immagazzinato si combina con l'ossigeno dell'aria esterna nelle celle a combustibile (fuel cells) generando energia elettrica. Le batterie agli ioni di litio ad alte prestazioni accumulano l'energia, che è utilizzata durante l'accelerazione per supportare le celle a combustibile.
I treni sono creati e prodotti negli stabilimenti Alstom in Italia, coinvolgendo il sito di Savigliano per lo sviluppo, la certificazione, la produzione e il collaudo, il sito di Vado Ligure (Sv) per l'allestimento della "power car" in cui è installata la parte tecnologicamente innovativa legata all'idrogeno, il sito di Sesto San Giovanni (Mi) per i componenti e il sito di Bologna per lo sviluppo del sistema di segnalamento. Il progetto è finanziato dall'Unione europea - Next Generation Eu tramite il programma di finanziamento Ipcei Idrogeno 1. “Siamo orgogliosi di essere tra i protagonisti nella realizzazione della prima Hydrogen Valley italiana, grazie ai nostri treni a idrogeno Coradia Stream H™ che sostituiranno gli attuali convogli diesel sulla linea non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo - afferma Michele Viale, Amministratore Delegato di Alstom Italia - L'evento di oggi rappresenta una tappa fondamentale nell'equipaggiare il sistema di trasporto locale con veicoli all'avanguardia e confortevoli e, soprattutto, segna un passo decisivo verso la decarbonizzazione del settore ferroviario italiano. Il team di Alstom in Italia continuerà a sviluppare soluzioni avanzate e a implementare tecnologie che rispondano efficacemente alle nuove sfide e alle necessità emergenti”.
- 13:59 - Ferrovie: H2iseO, in corso nel sito di Rovato test di rifornimento per treno a idrogeno
Milano, 13 feb. (Adnkronos) - Il primo treno a idrogeno italiano è arrivato lo scorso 23 gennaio nel nuovo impianto di manutenzione e di rifornimento di idrogeno di Rovato. Il convoglio - che fa parte dei 14 acquistati da Fnm grazie ai finanziamenti di Regione Lombardia, anche tramite risorse Pnrr – è giunto nel bresciano dal circuito di prova di Salzgitter (Germania) del costruttore Alstom. L’impianto di Rovato, realizzato da Ferrovienord e dotato di attrezzature all'avanguardia, sarà, in Italia, il primo deposito specificatamente progettato e realizzato per la manutenzione dei treni a idrogeno nonché il primo impianto per il rifornimento di idrogeno per i treni.
Nelle tre settimane trascorse dall’arrivo del treno sono state effettuate, da parte del costruttore dell’impianto e fornitore dell’idrogeno Sapio, attività di collaudo dell’impianto stesso e test di rifornimento del treno. Conclusa questa prima fase di test, il treno svolgerà altre corse prova su circuito, prima di tornare sulla Brescia – Iseo – Edolo per ulteriori prove, in vista dell’avvio del servizio commerciale, previsto entro il primo semestre del 2026, in relazione al completamento delle stesse corse prova e all’ottenimento delle relative autorizzazioni. Le caratteristiche del deposito, del treno e dell’impianto di rifornimento sono state illustrate oggi, nel corso di un evento di presentazione a cui sono intervenuti, tra gli altri il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alessandro Morelli, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, l’assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile di Regione Lombardia Franco Lucente, l’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, il presidente di Fnm Andrea Gibelli, il consigliere delegato di FNM Fulvio Caradonna, il presidente di FERROVIENORD Pier Antonio Rossetti, l’amministratore delegato di Trenord Andrea Severini, l'Amministratore delegato di Alstom Italia Michele Viale, il presidente di Sapio Alberto Dossi.
“Questa è una giornata molto importante – ha dichiarato il presidente Attilio Fontana – che conferma la vocazione della Lombardia ad essere terra di primati e di eccellenze, sia per quanto riguarda la prima Hydrogen Valley, sia per la messa in funzione del primo treno alimentato interamente ad idrogeno. Il percorso di modernizzazione nei trasporti e nelle infrastrutture prosegue all’insegna della sostenibilità. Oggi tocchiamo con mano un nuovo servizio offerto ai cittadini che contribuisce migliorare l’efficienza del trasporto ferroviario, in un’area in cui inizia un serio percorso di decarbonizzazione. Negli ultimi anni abbiamo investito 1,7 miliardi di euro per 214 nuovi treni che daranno forte slancio al settore ed entro il prossimo anno la Lombardia potrà contare su una flotta totalmente rinnovata. Anche per questo saranno fondamentali i lavori di ammodernamento della rete ferroviaria”.
"Prosegue senza sosta - ha affermato l'assessore Franco Lucente - la rivoluzione della mobilità che sta interessando la Lombardia. Una trasformazione che coinvolge tutti i mezzi di trasporto, dall’immissione dei nuovi treni sino al rinnovamento del parco autobus, tutti a ridotto impatto ambientale, e al trasporto pubblico locale lacuale, con battelli elettrificati. Il primo treno italiano a idrogeno è un’innovazione importante, che risponde in pieno all’esigenza di percorrere in maniera convinta la strada della neutralità tecnologica. Dobbiamo essere in grado di valorizzare tutte le fonti energetiche, trovando la giusta sintonia tra mezzi moderni, confortevoli ed un servizio di altro livello ed efficiente, con un’attenzione particolare alla sostenibilità. Progetti importanti che mirano alla graduale decarbonizzazione dei trasporti, per un Tpl a emissioni zero".
"La Lombardia si conferma protagonista di un’innovazione concreta al servizio dei cittadini – ha evidenziato l’assessore Claudia Maria Terzi – con la trasformazione della Brescia-Iseo-Edolo nella prima linea ad idrogeno d’Italia, aprendo così nuove prospettive per il settore ferroviario a livello nazionale. È l’inizio di un cambiamento rilevante, in cui il Sebino e la Valcamonica si ritrovano al centro di nuove soluzioni per un trasporto a basso impatto ambientale, caratteristica questa ancora più cruciale per una Regione dinamica e densamente popolata come la nostra. Abbiamo creduto fin da subito nella bontà del progetto investendo anche nell’infrastruttura connessa all’attivazione dei convogli. Ci saranno ricadute positive per la qualità del trasporto pubblico e si creerà una nuova economia attorno all’idrogeno, con nuove occasioni di crescita e di lavoro".
Il sito di Rovato, realizzato da Ferrovienord, è il primo impianto ferroviario pensato, progettato e realizzato specificatamente per i treni a idrogeno. Nel sito sono presenti: - cinque binari di sosta dei treni all’aperto; - un impianto di manutenzione treni dotato di due binari al chiuso per la manutenzione (attrezzati per l’accesso al treno tramite fossa di visita e tramite passerelle aeree), un binario coperto all’aperto per il lavaggio dei treni, carroponte, calacarrelli, magazzini, armadi per lo stoccaggio delle batterie di ricambio dei treni, colonnine per la connessione dei treni alla rete elettrica e zona uffici e servizi per il personale; - un impianto di rifornimento dei treni a idrogeno, attrezzato con dispenser per erogare idrogeno alla pressione di 350 bar e baia per ricovero del carro bombolaio, nonché di impianto di flussaggio e inertizzazione (utile per lo svuotamento dei serbatoi dell’idrogeno del treno quando previsto ai fini manutentivi). L’impianto è costruito nel pieno rispetto delle normative vigenti, incluse le normative relative alla sicurezza associate alla presenza di un treno a idrogeno e ad un impianto di rifornimento di idrogeno.
I dispositivi di sicurezza includono, tra gli altri, sensori per la rilevazione di eventuali fughe di idrogeno, l’impianto antincendio e sistemi automatici di miglioramento della ventilazione. L’investimento complessivo per il sito è pari a euro 30 milioni, di cui 1 milione (relativo all’impianto di rifornimento di idrogeno) finanziato dal Pnrr. La messa in servizio del sito (da parte di Trenord e Fnm Power) avverrà progressivamente con le corse prova del treno a idrogeno lungo la linea Brescia-Iseo-Edolo e, successivamente, con l’avvio del servizio commerciale.
“L’appuntamento di oggi rappresenta un momento chiave del progetto H2iseO promosso dal Gruppo Fnm fin dal 2020 – ha spiegato il presidente di Fnm Andrea Gibelli –. L'introduzione di tecnologie all'avanguardia non solo per quanto riguarda i nuovi treni ma anche nelle dotazioni infrastrutturali rende questo progetto particolarmente significativo in termini di innovazione e di promozione nei nostri territori di una mobilità sempre più sostenibile. Il contributo che i nuovi convogli daranno alla decarbonizzazione della mobilità nella valle si unisce ai vantaggi che avranno i viaggiatori in termini di comfort. Senza dimenticare le potenzialità, anche da un punto di vista economico e di occupazione, che lo sviluppo di un distretto industriale basato sull’idrogeno, potrà avere”.
“Ferrovienord continua a lavorare con grande impegno per realizzare tutti gli impianti e le opere infrastrutturali necessarie all’avvio del servizio commerciale del treno – ha sottolineato il presidente di Ferrovienord Pier Antonio Rossetti –. Il sito di Rovato, tuttora in fase di completamento, è dotato di attrezzature particolarmente avanzate e sarà indispensabile per l’efficienza della flotta dei treni. Voglio anche sottolineare come la nostra azione abbia come obiettivi principali l’efficienza e la sostenibilità oltre naturalmente alla massima attenzione alle tematiche della sicurezza”. “Il progetto H2IseO ha una grande valenza innovativa anche per Trenord - ha dichiarato Andrea Severini, Amministratore Delegato di Trenord - e ci vedrà impegnati fin d'ora su tutta la filiera industriale: dall'avvio delle attività nel deposito di Rovato, allo svolgimento delle corse prova con la collaborazione dei nostri macchinisti e tecnici, alla formazione del personale di bordo”.
Il sistema di rifornimento realizzato da Sapio prevede l'impiego di un dispenser mobile di idrogeno e di 1 carro bombolaio con pressione operativa fino a 500 bar, primo caso in Italia. Il progetto per Ferrovienord di Sapio nasce per integrare il trasporto ad alta pressione con un sistema innovativo studiato e realizzato specificamente per il settore della mobilità sostenibile: si tratta infatti di un sistema di rifornimento mobile di idrogeno che, grazie all’impiego di carri bombolai ad alta pressione, permette il rifornimento dei mezzi alimentati ad idrogeno mediante il cosiddetto meccanismo “a cascata” evitando la necessità di sistemi di compressione e di stoccaggi fissi ad alta pressione. La configurazione impiantistica è stata pensata ottimizzando la quantità delle apparecchiature necessarie, allo scopo di ottenere la massima semplicità dell’operazione di rifornimento e la riduzione delle aree occupate dall’impianto. L’impianto di rifornimento, che è stato selezionato da parte di Ferrovienord per poter effettuare i primi test operativi dei treni ad idrogeno sulla linea Brescia – Iseo – Edolo, permette nel suo complesso di poter effettuare i rifornimenti di idrogeno ai mezzi rispettando tutti i parametri di sicurezza e gli standard operativi attualmente in vigore, grazie ai criteri di efficienza ed efficacia adottati per la progettazione.
“La giornata di oggi è un momento storico per il nostro Paese: l'inaugurazione del primo treno a idrogeno in Italia, non solo rappresenta un passo avanti nella mobilità sostenibile, ma anche un esempio di innovazione e progresso – commenta il Presidente del Gruppo Sapio Alberto Dossi. “Allo stesso tempo è doveroso ricordare come, questo primo impianto di rifornimento ferroviario ad idrogeno rappresenti un unicum in Italia e uno dei pochi in Europa. Sapio produce idrogeno da oltre 100 anni e oggi possiamo dire che con il nostro impegno e la nostra esperienza stiamo contribuendo alla realizzazione di un’infrastruttura che utilizza le tecnologie più avanzate, pulite e rinnovabili. Siamo convinti che questo treno non sia solo un mezzo di trasporto, ma un simbolo di un futuro che conferma come l'energia pulita e sostenibile sarà la norma e dove la collaborazione tra pubblico e privato porterà ad affrontare in modo più produttivo le sfide ambientali dei prossimi anni”.
I nuovi treni Coradia Stream H™, basati sulla piattaforma dei treni regionali Coradia Stream™, utilizzano l'idrogeno per generare elettricità, evitando l'emissione diretta di CO2 e mantenendo il comfort della variante elettrica. Questi treni, con una capacità di 240 posti a sedere e un'autonomia superiore a 600 km, introducono innovazioni nella conversione dell'energia pulita, nei sistemi di stoccaggio energetico, e nella gestione intelligente dell'energia. L'energia è generata nella carrozza intermedia, la "power car", dove l'idrogeno immagazzinato si combina con l'ossigeno dell'aria esterna nelle celle a combustibile (fuel cells) generando energia elettrica. Le batterie agli ioni di litio ad alte prestazioni accumulano l'energia, che è utilizzata durante l'accelerazione per supportare le celle a combustibile.
I treni sono creati e prodotti negli stabilimenti Alstom in Italia, coinvolgendo il sito di Savigliano per lo sviluppo, la certificazione, la produzione e il collaudo, il sito di Vado Ligure (Sv) per l'allestimento della "power car" in cui è installata la parte tecnologicamente innovativa legata all'idrogeno, il sito di Sesto San Giovanni (Mi) per i componenti e il sito di Bologna per lo sviluppo del sistema di segnalamento. Il progetto è finanziato dall'Unione europea - Next Generation Eu tramite il programma di finanziamento Ipcei Idrogeno 1. “Siamo orgogliosi di essere tra i protagonisti nella realizzazione della prima Hydrogen Valley italiana, grazie ai nostri treni a idrogeno Coradia Stream H™ che sostituiranno gli attuali convogli diesel sulla linea non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo - afferma Michele Viale, Amministratore Delegato di Alstom Italia - L'evento di oggi rappresenta una tappa fondamentale nell'equipaggiare il sistema di trasporto locale con veicoli all'avanguardia e confortevoli e, soprattutto, segna un passo decisivo verso la decarbonizzazione del settore ferroviario italiano. Il team di Alstom in Italia continuerà a sviluppare soluzioni avanzate e a implementare tecnologie che rispondano efficacemente alle nuove sfide e alle necessità emergenti”.
- 13:59 - **Mafia: blitz Palermo, gip non convalida fermo per 34 indagati**
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - Il gip del Tribunale di Palermo Fabio Pilato non ha convalidato il provvedimento di fermo per 34 degli arrestati nel maxi blitz di martedì a Palermo. Il giudice ha però emesso, poco fa, la custodia cautelare per tutti in carcere, fatta eccezione per un 76enne che lascia il carcere per andare ai domiciliari, a causa dell'età avanzata. Secondo il giudice Pilato, che non ha accolto la richiesta di convalida della Procura di Palermo, non ci sarebbe "il pericolo di fuga" per i 34 del provvedimento, come invece ritenuto dalla Dda palermitana. Martedì sono finiti in carcere in 181 in tutto. Tra i nomi di spicco del provvedimento di fermo ci sono Giuseppe Lo Duca, Angelo Barone, Umberto Ferrigno, Alfonso D'Anno e Salvatore D'Anna. Fermati tutti tra Carini e Terrasini, dove risiedono.
- 13:57 - A Sanremo il ministero della Salute lancia la campagna 'La prevenzione in dieci note'
Roma, 13 feb. (Adnkronos Salute) - Nel 2024 sono state 390mila le nuove diagnosi di tumore in Italia, la possibilità di guarigione è del 50%, e 3 milioni e 700mila persone oggi convivono con il cancro (fonte 'I numeri del cancro 2024'). "La prevenzione può salvare la vita in 40 casi su 100. Bastano 10 semplici regole che la scienza ha dimostrato essere efficaci". E' il messaggio che il ministero della Salute, in collaborazione con la Rai, lancia attraverso la campagna di comunicazione 'La prevenzione in dieci note', presentata questa mattina in un talk show da Casa Sanremo, perché "la prevenzione è sempre una buona musica'".
Le 10 regole sono molto semplici, ma la scienza ha dimostrato che sono altrettanto efficaci. Eccole: 1. Mangiare sano, scegliendo un'alimentazione varia ed equilibrata privilegiando la dieta mediterranea, che è ideale; 2. Svolgere attività fisica con regolarità ed evitare la sedentarietà; 3. Non fumare, non consumare nessuna forma di tabacco e libera la tua casa dal fumo. Smettere di fumare dà benefici a qualsiasi età; 4. Limitare il consumo di alcol il più possibile, 1 persona su 6 ne fa un uso a rischio; 5. Evitare un'eccessiva esposizione al sole, soprattutto nelle ore più calde, e usare le più adeguate protezioni solari; 6. Fare vaccinare i propri figli contro l'Hpv e l'epatite B, infezioni che possono causare tumori; 7. Per le mamme, allattare al seno: è una pratica che non solo fa bene al bambino, ma riduce il rischio di tumore per le donne; 8. Sui luoghi di lavoro, proteggersi dall'esposizione agli agenti cancerogeni; 9. Fondamentale, poi, anticipare quanto più possibile la diagnosi. Da questo punto di vista, è decisivo aderire agli inviti per gli screening oncologici offerti gratuitamente dal servizio sanitario nazionale: individuare il cancro nelle fasi iniziali vuol dire garantire tassi di sopravvivenza maggiori e migliore qualità della vita. Infine, la regola numero 10: fare controlli periodici e, in caso di sospetto, rivolgersi al proprio medico.
