Adesso il fascicolo passa in mano alla polizia di Malta, che dovrà indagare sulle accuse di molestie sessuali rivolte all’allenatore Devis Mangia. La Federazione maltese aveva già sospeso il tecnico lombardo dal ruolo di commissario tecnico della Nazionale, dopo il racconto di un calciatore. Poi ha deciso di deferire il caso alle autorità locali e si appresta a compiere un altro passo: “Sebbene il caso ruoti ancora attorno alla fase delle accuse – si legge in un comunicato – la gravità delle affermazioni rende imperativo per l’associazione chiedere consiglio sia alla Fifa che alla Uefa, adottando lo stesso principio utilizzato per casi relativi a problemi di integrità nel calcio internazionale”, sottolinea la Federcalcio di Malta. Devis Mangia nei giorni scorsi ha respinto ogni accusa.

“Conosco la questione. Ho parlato con la Federazione maltese in questi giorni e credo che si stiano già facendo indagini per capire meglio cosa è successo”, ha dichiarato dal canto suo il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin. Intervenuto al Congresso Aips-Ussi, Ceferin ha aggiunto: “E’ una questione molto seria, preferisco non parlare non conoscendo i fatti e i risultati dell’inchiesta. Non vedo perché la Uefa dovrebbe prendersi responsabilità: certamente dovremo aiutare a risolvere il caso, ma come potevamo sapere cosa sarebbe successo?”.

Mangia, ex ct della nazionale italiana Under21, in passato ha allenato anche Palermo, Bari, Spezia e Ascoli, prima dell’avventura in Romania all’Università di Craiova. Anche lì gli furono mosse accuse da un altro ex allenatore, Victor Piturca, suo successore sulla panchina della formazione rumena. Secondo Piturca, Mangia aveva fatto della avances a un giocatore. In un’intervista a Gazeta Sporturilor, la madre del calciatore Răzvan Popa ha accusato l’allenatore di aver molestato suo figlio.

La notizia della sospensione da parte della Federazione maltese è arrivato lo scorso 27 settembre, con il Times of Malta che aveva riportato come all’origine di tutto ci fosse una segnalazione riguardante una “presunta cattiva condotta sessuale” nei confronti di un giocatore della nazionale. Mangia aveva poi smentito tutto: “In relazione alle notizie comparse sulla stampa nazionale, è mio dovere precisare di non aver mai tenuto, né ora né in passato, condotte lesive della dignità personale o sessuale di alcuno, men che meno di un giocatore o di un altro membro della Federazione. A differenza di quanto è stato diffuso dai media, questo tipo di comportamenti non mi sono neppure stati contestati dalla Federazione stessa”, si leggeva nel comunicato degli avvocati del ct. Che poi aggiungeva: “Si tratta di notizie infondate e false, gravemente lesive della mia dignità personale e della mia reputazione professionale”.

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