Con una laurea in ingegneria informatica e 15 anni di esperienza come consulente aziendale, dopo aver vissuto tra Bologna e Roma, Francesco Biacca è tornato in Calabria, dove è riuscito a liberarsi dalla gabbia di spazi e tempi dettati da un ritmo frenetico. Nel borgo di Nicotera, affacciato sulla Piana di Gioia Tauro, ha portato avanti il lavoro avviato con Evermind, smartwork company di branding, design e digital trasformation, fondata con un team attualmente composto da oltre 20 professionisti con competenze e provenienze geografiche differenti.

“Viviamo e lavoriamo in posti diversi, abbiamo tempi e abitudini completamente differenti, eppure siamo un team di professionisti di raro affiatamento. Ad accomunarci è una visione condivisa, ma anche la passione per il viaggio e il settore turistico” così Biacca rintraccia nella società benefit l’origine del Festival dell’Ospitalità. “Da tempo partecipavamo alle fiere del turismo in giro per l’Italia – spiega – ma sentivamo la necessità di creare un nostro luogo, dove poter ragionare su un nuovo modo di promuovere il turismo mettendo al centro l’ospitalità”.

L’ospitalità tipica dei meridionali è il tratto distintivo di quest’evento che si ripete con successo, da 7 anni, per offrire un’opportunità di confronto e programmazione condivisa a professionisti del settore turistico, appassionati di viaggio, esperti di digitale e della comunicazione, provenienti da tutta Italia. “Entrano in connessione tra loro, abbracciando la lentezza che contraddistingue i nostri luoghi, purtroppo, spesso denigrata. È, invece, un valore aggiunto che ci aiuta a promuovere un nuovo modo di produrre economia responsabile e sostenibile. In Calabria, non abbiamo bisogno di un turismo esplosivo che sarebbe ingestibile e deturperebbe i nostri luoghi, piuttosto puntiamo su percorsi esperienziali” sottolinea il giovane imprenditore, fiero di aver potuto realizzare un festival affermato sul territorio, che dà la possibilità di formarsi e crescere, senza ricorrere a finanziamenti pubblici.

Così, dal prossimo 30 settembre al 2 ottobre, percorsi economici e socio-culturali animeranno il borgo e la marina di Nicotera. Si susseguiranno laboratori di partecipazione attiva e storytelling, una tavola rotonda con rappresentanti di enti e fondazioni che, attraverso esempi virtuosi, illustreranno come concretizzare idee vincenti con i giusti strumenti finanziari e tecnologici, un percorso di trekking urbano guidato, oltre che dalla narrazione storico-culturale, dagli aneddoti dei cittadini più anziani. A suggellare le tre giornate sarà il “pranzo della domenica”, momento conviviale che, nei piatti genuini preparati dalle donne del posto e condivisi in piazza con la comunità, racchiude il valore dell’ospitalità. Imparare ad abitare i luoghi mettendo al centro le persone è l’obiettivo principale del Festival dell’Ospitalità che, come evidenzia Biacca, si svolge a fine settembre per favorire la partecipazione di operatori, nei mesi precedenti, impegnati con la stagione balneare e, al contempo, risvegliare l’economia locale con centinaia di persone che approdano nel borgo.

“Nicotera, definita Cenerentola della Costa degli Dei, nota per Tropea e Pizzo – precisa – in realtà è la località da cui, parecchi anni fa, è partito il turismo con i primi villaggi turistici, oggi, purtroppo falliti. Pertanto, a nostro parere, è il luogo ideale per segnare il cambiamento e creare una nuova forma di turismo esperienziale”. Altrettanto importante per il comitato tecnico scientifico del festival è creare le condizioni affinché i luoghi vengano trasformati da turistici in abitabili, per non avere turisti sporadici ma cittadini temporanei, attorno ai quali costruire una progettualità che favorisce le relazioni umane. “Abitare connessi” è, infatti, il tema di quest’edizione che si focalizza sulla rilevanza della trasformazione tecnologica per volgere lo sguardo verso una prospettiva turistica, applicabile nell’intero Mezzogiorno, capace di innescare relazioni tra gli spazi liquidi del virtuale e la reale esigenza di abitare i luoghi come spazi funzionali alla vita lavorativa e sociale, nel rispetto dell’ecosistema e dei bisogni personali.

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