“Il vizio di mente fu parziale“. Con questa motivazione i consulenti del tribunale di Modena hanno deciso che può sostenere regolarmente un processo Monica Santi, la babysitter accusata di aver gettato dalla finestra un bambino di 13 mesi il 31 maggio scorso. I peridi dovevano se la donna fosse in grado di intendere e di volere. La relazione ha stabilito la capacità di restare in giudizio di Santi, al contrario di quanto sostenuto dal consulente incaricato dalla difesa, che sostiene che la donna fosse affetta da un vizio di mente totale.

Il pubblico ministero può ora chiedere che venga fissata l’udienza preliminare o che si proceda con il giudizio immediato su quanto successo a Soliera. La babysitter si trova ora detenuta nel carcere di Sant’Anna: tutti i periti concordano sulla pericolosità sociale.

Santi, subito dopo aver lasciato cadere il bambino giù dalla finestra, aveva solamente detto “adesso è libero” ed era apparsa in stato confusionale. La confessione è arrivata il 3 giugno: “Ero in catalessi, ma non è stato un gesto deliberato. Ho avuto un malore. Vengo da un periodo difficilissimo”.

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