La terra trema a Taiwan. Alle 14.44 locali – le 08.44 italiane – di oggi, domenica 18 settembre, una scossa di magnitudo 6.9 ha colpito l’isola. L’epicentro è stato a circa 50 chilometri a nord della città di Taitung, a una profondità di 10 chilometri.

In particolare è stato segnalato il crollo di almeno un edificio a Yuli, cittadina a 250 km a sud della capitale Taipei. Si tratta di un edificio che ospitava un minimarket al piano terra. Per il momento non si hanno certezze per quanto riguarda il numero delle vittime, come fa sapere la Central News Agency taiwanese. In immagini trasmesse dalle televisioni si vedono persone correre verso l’edificio, crollato in una nuvola di polvere. L’agenzia nazionale dei vigili del fuoco di Taiwan ha dichiarato che una persona è stata uccisa dalla caduta di macchinari in una fabbrica di cemento in città.

Danni segnalati anche a Dongli: un treno è deragliato mentre era fermo alla stazione, colpito da un pezzo di cemento caduto dalla pensilina soprastante. I 20 passeggeri a bordo sono stati evacuati. È stata revocata l’allerta tsunami per il Giappone, inizialmente diramata dopo il terremoto.

Sono state registrate numerose scosse di assestamento. Il ministero della Sanità ha dichiarato che 79 persone hanno richiesto cure mediche o sono state inviate in ospedale. Su Al Jazeera online si legge che più di 600 persone sono rimaste intrappolate nelle zone panoramiche delle montagne di Chike e Liushishi a causa delle strade bloccate, anche se non ci sono stati feriti e i soccorritori stanno lavorando per riaprirle. Mentre un edificio residenziale a due piani è crollato vicino all’epicentro nel distretto di Yuli e si sta lavorando per salvare una donna e la figlia di cinque anni intrappolate all’interno.

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