Proseguono le ricerche dei dispersi nell’alluvione delle Marche. Ma si è trattato di un’altra notte senza esito nonostante la profusione di forze e mezzi. Mancano all’appello Mattia, 8 anni, strappato dalla furia delle acque dalle braccia della madre, e di Brunella Chiù, la 56enne che era in auto con la figlia 17enne tra le 11 vittime finora accertate. Le ricerche si concentrano nella zona di Contrada Coste, nel Comune di Barbara e si estendono a tutta l’area coinvolta dal temporale autorigenerante che in poche ore ha prodotto pioggia pari a sei mesi.

Decine di squadre dei vigili del fuoco sono all’opera dalla serata di giovedì, sia nella ricerca dei dispersi che nel portare soccorso alla popolazione travolta dal fango. Da quanto apprende l’Ansa oggi, grazie alle favorevoli condizioni meteo – sulla zona di Senigallia splende il sole – ci potrebbe essere un cambio netto di strategia nel ricercare Mattia e Brunella: oltre che scandagliare il Nevola – affluente del fiume Misa – si potrebbe iniziare a rimuovere i grandi blocchi trasportati dalla piena.

“Voglio credere che Mattia sia vivo, magari si è aggrappato a una pianta” dice all’Ansa Tiziano Luconi, il papà del bambino. “In tre giorni ho dormito tre ore, sono distrutto, ma devo trovare Mattia”, racconta al telefono il padre che intanto partecipa alle ricerche. “Mattia è il mio gnometto speciale, noi stiamo sempre insieme“, racconta Tiziano che manda un “ringraziamento speciale a vigili del fuoco, forze di polizia e volontari. La forza per andare me la dà solo la speranza e la voglia di credere con tutto me stesso che Mattia sia vivo“.

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