Ventiquattro anni di attesa e un filo conduttore, Fefè De Giorgi. Allora, era il 1998, in campo a Tokyo; oggi allenatore capace in un anno di rivoluzionare l’Italvolley riportandola in cima all’Europa e tra le due migliori del pianeta. La Nazionale di pallavolo maschile torna a giocarsi il titolo di campione del mondo grazie al successo per 3-0 contro la Slovenia in semifinale. Una vittoria limpida, cristallina, netta, senza indugi: 25-21, 25-22, 25-21 i tre parziali che hanno portato Giannelli e compagni a tornare in campo domenica sera contro i padroni di casa della Polonia, bi-campione mondiale in carica. Insomma, Fefè De Giorgi in un anno (ha preso la Nazionale in mano dopo il flop delle Olimpiadi di Tokyo) in un anno sulla panchina azzurra ha vinto l’Europeo e adesso a Katowice prova a conquistare il suo primo titolo mondiale da allenatore dopo averne vinti 3 da palleggiatore (Brasile 1990, Grecia 1994 e Giappone 1998) con la “generazione dei fenomeni”. Inchino, comunque vada, perché il tecnico di Squinzano si è ritrovato tra le mani una squadra da ricostruire e in pieno ricambio generazionale ci ha messo ben poco a rivoluzionare tutto, nel migliore dei modi.

Dopo l’esaltante quarto di finale contro la Francia (campione olimpica) vinto al tie-break, è toccato alla Slovenia uscire battuta nel remake dell’ultima finale all’Europeo vinto proprio dall’Italia. Primo set con partenza lanciata degli azzurri volati sul 7-1. Il passare dei minuti, però, ha favorito il ritorno degli sloveni bravi a rifarsi sotto fino al -1 (8-7). I ragazzi di De Giorgi però non hanno subìto il contraccolpo psicologico e dopo qualche sbavatura sono tornati ad amministrare il gioco gestendo dei minimi vantaggi che sono oscillati tra le 2 (15-12) e le 6 lunghezze (20-14). La Slovenia si è rifatta sotto fino al -3 (22-19). L’Italia comunque ha continuato a esprimersi su buoni livelli grazie a Giannelli che ha orchestrato bene come di consueto variando il gioco e servendo sia i suoi centrali sia i laterali sempre puntuali. Nel finale, poi, gli azzurri sono stati davvero bravi a respingere il tentativo di rimonta slovena chiudendo 25-21 e portando sull’1-0.

Secondo parziale nel quale, complessivamente, le cose non sono cambiate con gli azzurri che hanno dato la sensazione di essere costantemente in controllo anche se i punteggi in realtà hanno evidenziato notevole vicinanza tra le due formazioni. Dopo una prima palla set annullata, però, Giannelli e compagni ancora una volta hanno chiuso in proprio favore sul 25-22. In evidenza in questo parziale Daniele Lavia che ha chiuso con un più che convincente 75% in attacco. Terzo set ancora con l’Italia sugli scudi e autrice di una partenza lanciata (5-0), ma gli uomini di Cretu come nei precedenti set si sono rifatti sotto e hanno cominciato a battagliare palla su palla (20-18). Nel finale i campioni d’Europa non hanno tentennato e si sono andati a prendere dopo 24 anni la quinta finale mondiale della storia del volley azzurro maschile (25-21). Adesso il faccia a faccia con la Polonia, alle 21, in diretta su Rai 1 (e non Rai 2 come le partite precedenti) oppure su Sky Sport 1. Il match sarà visibile anche in streaming su Rai Play, Sky Go e Volleyball World Tv.

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