Riscatto. E che riscatto, per l’Italbasket. A 24 ore dal brutto ko contro l’Ucraina, la Nazionale di Gianmarco Pozzecco batte la Croazia 81-76 e si qualifica agli ottavi degli Europei di basket. In quale posizione, complice la sconfitta di lunedì sera, si vedrà. Dipenderà dal risultato contro la Gran Bretagna, già fuori, e dalla sfida proprio tra croati e ucraini. Per il momento, gli azzurri si godono vittoria e passaggio alla fase a eliminazione diretta. Con merito. Perché nei 40 minuti contro Bogdan Bogdanovic e soci c’è tutto quello che il Forum di Assago (sold out) si aspetta. Orgoglio, carattere, energia, voglia di lottare. E ci sono anche gli accorgimenti del Poz, che allunga le rotazioni e trova le giuste risposte soprattutto da Alessandro Pajola, protagonista assoluto su entrambi i lati del campo, come Nicolò Melli.

La partenza è da stropicciarsi gli occhi: l’Italia ha un’altra faccia. Difende forte, costringe la Croazia a 8 palle perse e a fine primo quarto è 22-17 con Melli a dominare e Pajola autore di 5 punti. Un distacco che non è più ampio solo perché i croati raccolgono 14 rimbalzi (con gli azzurri fermi a 5). C’è da aspettarsi la reazione degli avversari, che arriva puntuale. Sale il ritmo di Bogdanovic e sale la Croazia, più continua in attacco e più accorta in difesa. L’Italia fa fatica a trovare il canestro da lontano, tanto per cambiare la chiave delle prestazioni azzurre. Sono 5 minuti di sofferenza, durante i quali arriva il soprasso (29-28). Time out del Poz e l’Italia riprende a macinare gioco piazzando un break di 9-2 nei successivi 4 minuti, frutto di una ritrovata foga difensiva e dello “sblocco” di Simone Fontecchio in attacco. Sono suoi i 5 punti di fila per il 40-31, massimo vantaggio poco prima dell’intervallo lungo (42-34). Una lettura: l’Italia, grazie alle 13 palle perse dei croati, dopo 20 minuti ha costruito dieci tiri in più. Molti dei mattoncini messi nel primo tempo sono racchiusi lì.

La Croazia non ci sta e al rientro piazza subito un 12-5. Inizia un’altra partita, fatti di sorpassi e controsorpassi. Con Bogdanovic che prova ad allargare a suon di canestri e falli subiti che valgono il 57-51. Tradotto: 23-9 di parziale negli 8 minuti successivi all’intervallo. Inerzia girata? Macché. La Croazia riparte dal +4 gli ultimi 10 minuti, l’Italia resta lì con un 5-0 per il -1 in 80 secondi. C’è di nuovo energia, il Forum spinge, i croati sono già carichi di falli e quando ci sono ancora 7 minuti da giocare l’Italia può già sfruttare il bonus che la manda in lunetta a ogni contatto proibito. Serve, certo. Ma spesso arrivano giocate di puro furore agonistico a sbrogliare la matassa. Prima è Fontecchio a caricarsi per il 66-64, seguito da una doppia giocata – rubata e tripla – di Pajola per il +5 a 6′ dalla sirena. È la sveglia definitiva. Il pallone inizia a pesare, si segna poco e la Croazia torna fino a -1 con Bogdanovic a 3’30”. Poi l’esperienza di Melli e Gigi Datome vale la difesa del vantaggio, con il prodotto di Reggio Emilia che ci mette del suo anche in fase difensiva tra rimbalzi e palle sporcate. Ed è ancora lui a firmare il 78-71 a -73 secondi. Tripla croata, risposta sontuosa di Fontecchio per confermare il +7 a 40″. L’Italbasket è ormai imprendibile. L’obiettivo minimo è raggiunto. Adesso è il momento di divertirsi. Sarà Serbia negli ottavi? Il preolimpico di Belgrado è un fantasma tutto loro.

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