“Non si può vivere così”. Alice Scagni, la 34enne uccisa a coltellate dal fratello Alberto a Genova il primo maggio 2022, scriveva così alla madre parlando del suo assassino, poche ore prima che venisse uccisa. Questi messaggi sono stati ora consegnati agli inquirenti che seguono il caso, come riporta Il Secolo XIX.

“Alberto non è più in grado di ragionare. Ma non possiamo andare via tutti?!”. Alice aveva inviato questo messaggio alle 16:05 del giorno della sua morte. Due ore e mezza prima, Alberto, in uno scoppio d’ira, aveva minacciato al telefono madre e padre di tagliare loro la gola e di andare anche dalla sorella, se non avesse ricevuto una somma di denaro. Qualche ora dopo, alle 21, sarebbe effettivamente andato da Alice e l’avrebbe ammazzata con 17 coltellate sotto la sua abitazione di Quinto.

Antonella Zarri, madre di Alice, in uno dei messaggi diretti alla figlia, spiegava che la polizia le aveva ribadito che se ci fosse stata una minaccia di persona avrebbe dovuto chiamare immediatamente 112. Una minaccia, però, c’era stata, solo che la madre aveva preferito non dirlo ad Alice. In un vocale inviato ad Antonella, Alberto diceva: “Fra 5 minuti io controllo il conto, se non c’ho i soldi stasera Gianluca – il marito di Alice – e tua figlia sai dove c… sono, lo sai dove c… sono?”.

“Dovesse suonare citofono invitalo andarsene (suggerisco con scusa che bimbo nn sta bene x nn esacerbarlo) e se insiste immediatamente chiami 112 e ovviamente mi avvisi… comunque oggi hanno annotato i suoi dati e quindi è stra segnalato“, aveva rassicurato la mamma. Ma Alice quella sera è uscita con il suo cane ed ha trovato suo fratello ad aspettarla.

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