“Potevamo aumentare il costo dei panini, ritoccando il menù ma ho preferito essere chiaro con i miei clienti. Quegli 80 centesimi in più sono l’unico modo per poter pagare le bollette alla scadenza del 10 settembre, sapendo che quelle di ottobre e dei mesi successivi saranno sicuramente ancora più pesanti”. Così Davide Casucci, il titolare di una paninoteca di Arezzo, ha spiegato al quotidiano La Nazione la decisione che ha dovuto prendere per cercare di tenere botta nei prossimi mesi, con il prezzo dell’energia che salirà sempre più alle stelle. Il suo locale è un punto di riferimento per studenti e lavoratori in pausa pranzo per questo ha tenuto a precisare il motivo dell’aumento, scusandosi con i suoi clienti e sottolineando di non poter fare altrimenti: “Spendevo meno di 500 euro a bolletta, a luglio ne ho spesi 833 e quella di settembre arriva fino a 2190. Al Mr Bloom (un altro suo locale, ndr) sono passato da 1500 a 4200 euro”.

“Sono costi che non c’ è modo di comprimere, se non togliendo l’aria condizionata, ossia creando un grave disagio a clienti e dipendenti– spiega ancora Casucci– in più se non paghi nel giro di pochi giorni ti staccano la luce, senza fare troppi complimenti. Senza quegli 80 centesimi in più per ogni panino non riuscirei a pagare la bolletta e a salvaguardare i miei 14 dipendenti nei due locali. Lamentele per lo scontrino aumentato? Per ora no– conclude il ristoratore – qualche cliente ha un po’ borbottato ma nessuno ha protestato apertamente, per ora. Anche loro, probabilmente, si rendono conto della situazione difficilissima che noi imprenditori stiamo vivendo”.

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