“Siamo pronti a fornire gas all’Europa nei volumi che sono stati contrattati già ora” sempre che l’Occidente non metta la Russia alle strette con le restrizioni. Sono le parole del vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev, al canale televisivo francese Lci, come riportato dalla Tass.

“Le difficoltà nelle forniture di gas russo all’Europa possono essere considerate come un elemento della guerra in corso contro Mosca“, ha affermato ancora Medvedev secondo il quale delle conseguenze negative sulle forniture di gas potranno avvenire “se i pagamenti saranno vietati” o se sarà fermata “la consegna delle turbine riparate” o stoppato “il lancio del NordStream 2“. Mosca pertanto minaccia l’Europa: tutto “dipenderà sicuramente dalla posizione dei Paesi occidentali ed europei”, incalza il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo.

Per la Russia, pertanto, “queste sono le conseguenze della guerra delle sanzioni scatenata dall’Occidente”. L’evoluzione della situazione delle forniture di gas russo all’Europa “è essenzialmente una parte della guerra attualmente condotta contro il nostro Paese”, ha aggiunto Medvedev: “Questo è un altro aspetto del conflitto“. “Non abbiamo mai rifiutato di fornire gas all’Europa. Abbiamo costruito il Nord Stream 2, abbiamo rispettato tutti gli impegni, ma ci è stato detto che il nostro gas non è necessario; inoltre, non saremo in grado di pagare in euro e in dollari – ha sottolineato – perché ora abbiamo chiuso i rapporti con le vostre banche. Abbiamo quindi deciso che per noi esiste un’unica opportunità: utilizzare il rublo come mezzo di pagamento”.

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