Fiamme sull’isola di Pantelleria (Trapani), dove intorno alle 19:30 di mercoledì è divampato un violento incendio che è avanzato a grande velocità, sospinto da un forte vento di scirocco, distruggendo in poco tempo interi ettari di vegetazione e costringendo residenti e villeggianti a evacuare in tutta fretta le abitazioni. Uno dei roghi è partito dalla località di Khamma, l’altro da Gadir: i focolai multipli fanno sospettare un’origine dolosa. “Il fuoco è stato appiccato in modo scientifico in due posti diversi di Pantelleria, a favore di vento, approfittando dello scirocco”, dice all’AdnKronos il capo della Protezione civile siciliana, l’ingegner Salvo Cocina. Poco prima dell’una di notte Cocina ha spiegato che “l’incendio è stato contenuto” e che “rimangono alcuni focolai”. “E’ andata bene – aggiunge – perché il vento di scirocco spinge verso il mare, altrimenti sarebbe stato complicato”.

“Dopo la grande paura di ieri sera e una notte trascorsa al lavoro a Pantelleria si va verso la normalità: due Canadair sono già al lavoro per spegnere gli ultimi focolai in una zona dopo è difficile operare da terra. Il vento è calato e anche le fiamme, il peggio sembra passato”. Così il sindaco Vincenzo Campo, in mattinata, fa il punto della situazione nell’isola con l’Ansa. Resta “il forte dubbio” che il rogo “abbia origine doloso”, perché, spiega, è “partito da due punti distanti tra loro centinaia di metri”. Campo auspica che “a Pantelleria, come nel 2016, la natura possa coprire l’accaduto e si scoprano i ‘fenomeni’ di questo atto indegno”. “Se qualcuno sa, parli, perché questo scempio è una ferita per tutta l’isola”, scrive il Comune di Pantelleria sulla propria sulla pagina di Facebook.

Le squadre dei Vigili del fuoco sono al lavoro, ma sull’isola (la più a sud d’Italia) ci sono pochi uomini e mezzi e i canadair, di notte, non possono alzarsi in volo. I mezzi della Guardia costiera di Pantelleria hanno evacuato 30 persone che si trovavano in contrada Gadir al momento dell’incendio che ha minacciato le abitazioni, mentre altri si sono allontanati dalle zone coinvolte dal rogo con barche e gommoni privati. L’incendio ha distrutto anche alcuni pali della luce, causando un blackout nelle contrade Favarotta, Khamma e Perimetrale.

Tra le ville evacuate anche quelle di proprietà dello stilista Giorgio Armani, della giornalista Myrta Merlino e del suo compagno Marco Tardelli, ex calciatore campione del mondo 1982. “Dopo un’estate torrida e piena di incendi questa sera anche la mia amata Pantelleria brucia. Un incendio doloso qui dove nemmeno possono arrivare i canadair a causa del vento. Basta incendi dolosi, chi deturpa il nostro patrimonio deve pagarla carissima!”, scrive su Twitter la conduttrice de L’aria che tira su La7. E, raggiunta dal Corriere, racconta: “Siamo dovuti scappare, l’incendio dilaga, c’è troppo vento. Casa nostra e quella di Armani sono nella zona peggiore. Noi ci siamo messi in salvo, ma, appunto, è una tragedia. Per l’isola, per la natura, per chi vive qui e per le loro case. E in generale, per questo benedetto Paese. Siamo disperati e impotenti. Abbiamo visto le fiamme mangiare la collina sotto i nostri occhi… Gadir è uno dei luoghi più belli e verdi dell’isola”. Un’altra testimonianza, stavolta su Instagram, è quella della scrittrice Francesca Barra, sull’isola insieme al compagno Claudio Santamaria: “Eravamo nella zona dove sono scoppiati gli incendi oggi, con i bambini. Paura, fughe, case evacuate, danni che per ora non sono quantificabili. Sembrerebbero incendi di origine dolosa, una vergogna senza fine. Criminali!”

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