di Iacopo Benesperi

Sono uno dei tanti figli di Piero Angela (figli intellettuali, s’intende) e vorrei occupare questo spazio per ringraziarlo del suo lavoro e della sua vita, che ha permesso a me di intraprendere la mia. Con la predisposizione per la scienza un po’ ci sono nato, ma è grazie ad Angela se ho sviluppato una vera e propria passione per tutto ciò che riguarda il sapere scientifico.

Fin dai primi anni delle elementari non mi sono mai perso l’appuntamento settimanale con SuperQuark e credo di avere ancora da qualche parte in casa tutte le VHS di Viaggio nel cosmo. Le trasmissioni televisive di Piero Angela sono state per tanti anni un mio punto di riferimento e hanno avuto una rilevanza grandissima nella formazione del mio pensiero in età scolare. A partire dai documentari naturalistici di inizio puntata, che mi hanno permesso di capire quanto stupendo e fragile fosse il pianeta in cui viviamo, facendomi diventare un convinto ambientalista, fino alle varie rubriche successive che coprivano tutti i settori della scienza e della medicina, ampliando la mia conoscenza scientifica e le mie vedute individuali; per finire con i simpatici ma sempre profondi cartoni di Bruno Bozzetto.

SuperQuark non ha solo contribuito a modellare il mio pensiero; ha letteralmente contribuito a definire una parte importante della mia vita. Ero all’ultimo anno di superiori, infatti, ancora indeciso su quale strada intraprendere a settembre all’università, quando una bella sera di (se ben ricordo) maggio o giugno, nella sua rubrica dedicata alla fisica, Paco Lanciano presentò una nuova super colla, frutto della ricerca di qualche università italiana. La colla in sé non era ovviamente importante, ma fondamentale è stata la menzione da parte di Lanciano del corso di laurea in Scienza dei materiali. Quei cinque minuti di trasmissione avrebbero cambiato la mia vita; la scienza dei materiali infatti era la sintesi di tutti i miei interessi: un connubio di chimica e di fisica volto alla scoperta di nuovi materiali; per quel che mi riguarda col fine di ridurre l’impatto dell’uomo sulla natura, in linea col mio pensiero ambientalista.

All’epoca (e sinceramente tutt’oggi) quella della scienza dei materiali era una classe di laurea poco conosciuta e mai l’avrei scoperta in tempo per compiere le mie scelte di vita se non fosse stato per SuperQuark. Invece il settembre di quell’anno mi iscrissi a Pisa alla laurea triennale, per poi muovermi a Torino per la magistrale ed arrivare ad oggi, dove continuo a fare ricerca universitaria nel campo del fotovoltaico.

Proprio nella sua Torino ebbi modo di conoscere meglio anche l’altro aspetto di Angela, quello musicale. Anch’io musicista amatoriale, infatti, riuscii a sentirlo al pianoforte durante uno dei festival di jazz organizzati in città. Insomma: non ho mai avuto il piacere di stringergli la mano, di ringraziarlo per tutto quello che aveva fatto per me, però sono convinto che Angela fosse consapevole dell’impronta che ha lasciato nel cuore e soprattutto nella mente di tanti. Per tornare alla mia scelta di laurea, infatti, dopo breve sondaggio personale, il risultato fu che un buon 70% delle matricole mie colleghe erano lì quell’anno proprio perché come me, quella sera, avevano guardato SuperQuark. Sono anche convinto che quella trasmissione abbia ispirato tanti altri giovani nell’arco di tanti anni ad intraprendere una carriera scientifica.

Ormai sono un po’ di anni che non ho occasione di vedere SuperQuark, principalmente perché non vivo più in Italia ed è difficile seguire le trasmissioni italiane, però ora che è possibile dovrò rimettermi un po’ in pari con Rai Play!

E quindi: grazie Piero Angela, di cuore, per tutto quello che ci hai dato in tutti questi anni.

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