Sale la tensione in casa Torino: Ivan Juric e Davide Vignati sono stati protagonisti di una violenta lite nel ritiro di Waidring. In Austria il tecnico e il dirigente sportivo hanno rischiato di venire alle mani nel parcheggio del Kuhotel, dove stanno alloggiando i granata. Lo scontro fisico è stato scongiurato dall’intervento del team manager Marco Pellegri. Il battibecco ha fatto rapidamente il giro dei social, dopo essere stata ripresa da un telefonino, a testimonianza del momento difficile sul fronte mercato in casa Torino dove si fatica a trovare un accordo tra area tecnica, dirigenza e proprietà. Nel diverbio sono volati insulti e spintoni. “Al termine della lite ci siamo abbracciati, questa discussione sarà un punto di partenza per fare il bene del Toro – ha detto Vignati a freddo – Abbiamo tante cose in ballo, cerchiamo di chiudere il prima possibile per mettere a disposizione del mister i rinforzi che servono, ma questo è un mercato in cui quando cerchi di prendere i giocatori il prima possibile i costi sono molto alti”. Sull’accaduto è intervenuto a Radio Radio anche il presidente granata Urbano Cairo: “I due si sono parlati, chiariti, riappacificati: vanno avanti più in sintonia che mai, non c’è altro da aggiungere”.
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Dopo la furiosa lite Juric-Vagnati, interviene Urbano Cairo: “Non c’è altro da aggiungere”

Nel ritiro di Waidring, in Austria, il tecnico e il dirigente sportivo hanno rischiato di venire alle mani nel parcheggio del Kuhotel. Lo scontro fisico è stato scongiurato dall'intervento del team manager Marco Pellegri. Vagnati: "Al termine della lite ci siamo abbracciati, è un punto di partenza per fare il bene del Toro"

- 16:58 - Almasri: Calenda, 'mozione Nordio? Inutile e controproducente'
Roma, 11 feb. (Adnkronos) - "Non è possibile che l’unica via per fare opposizione sia passare da una mozione di sfiducia all’altra. Ieri Santanchè, oggi Nordio. Tutte peraltro completamente inutili". Lo dice Carlo Calenda di Azione.
"Neanche una mozione individuale è passata negli ultimi trent’anni, l’ultima è quella a Mancuso nel '95. L'economia è ferma, l’energia è ai massimi, gli investimenti non ci sono e i dazi rischiano di dare il colpo di grazia ad aziende e lavoratori. Occupiamoci di questo. Abbiamo presentato un piano su investimenti ed energia. Chiediamo alle altre opposizioni di discuterlo e presentarlo. Fermate iniziative che sono solo controproducenti".
- 16:48 - Depistaggio: pentito Riggio, 'non parlai di strage Capaci con Dia per sfiducia nelle istituzioni'
Caltanissetta, 11 feb. (Adnkronos) - "Della vicenda di Capaci di cui mi parlò Giovanni Peluso non parlai con gli ufficiali della Dia. Non ne parlai, perché era passato del tempo, e poi c'erano stati dei processi in cui furono condannati solo i mafiosi. Come se da soli fossero stati in grado di fare ciò che avevano fatto. Poi cominciai a non avere più fiducia nelle istituzioni". Lo ha detto il pentito Pietro Riggio proseguendo la sua deposizione al processo depistaggio di Caltanissetta. Poco prima, in aula, rispondendo alle domande del pm Pasquale Pacifico, aveva detto di avere appreso da Giovanni Peluso che "fosse stato messo l'esplosivo per la strage d Capaci, con l'utilizzo dello skateboard, sotto l'autostrada".
- 16:40 - Montemezzi (Sirm): "In Italia le donne scienziate sono ancora una minoranza"
Roma, 11 feb. (Adnkronos Salute) - "In Italia le donne scienziate sono ancora una minoranza e un significativo e persistente divario di genere caratterizza da sempre la partecipazione femminile nelle cosiddette discipline Stem (Scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) o meglio Steam se inseriamo la A di arte con l'idea che le arti possano costituire un ponte tra le materie scientifiche e umanistiche per fornire ai giovani competenze interdisciplinari e trasversali. Secondo l'Istat il 23% dei giovani tra 24 e 35 anni ha una laurea nelle discipline Stem. Tuttavia, se ci riferiamo agli uomini la percentuale sale al 34%, mentre se ci riferiamo alle donne scende al 16,6%". Lo ha detto Stefania Montemezzi, coordinatrice Commissione Dei (Diversità, equità e inclusione) della Società italiana di radiologia medica e interventistica (Sirm), in occasione del convegno 'Sostenibilità in Radiologia: ricerca, innovazione e responsabilità', promosso oggi a Roma alla Camera di Commercio dalla Sirm, in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza.
Non va meglio in Europa. "Secondo l'Eurostat - spiega Montemezzi - a fronte di una media Ue di circa 21 laureati Steam ogni 1.000 giovani tra 20 e 29 anni, le ragazze laureate risultano essere solo il 14,9 mentre i ragazzi sono circa il 27,9%. Un divario presente in misura variabile in tutti gli stati dell'Unione e secondo questi dati l'Italia si colloca a metà classifica a livello europeo. La minore presenza femminile nelle discipline Steam comporta disparità salariali e allargamento del divario di genere. Non solo. In Italia il divario di genere nelle discipline Steam è anche geografico e territoriale e si ripropone anche e soprattutto nel grande divario che c'è tra Nord e Sud del nostro Paese".
Tra le iniziative che secondo l'esperta possono migliorare il gender gap: "Disporre di modelli di riferimento femminili, aumentare il numero di esperienze pratiche durante il percorso scolastico, ricevere maggiore incoraggiamento dagli insegnanti e dalla famiglia, avere maggiore fiducia nel fatto che uomini e donne riceveranno, in questi settori, trattamento paritario in ambito lavorativo".
C'è ancora "molto lavoro da fare, quindi, per abbattere il paradigma che di fatto rappresenta il mondo scientifico come appannaggio solo degli uomini - rimarca Montemezzi - ma ci dobbiamo credere, dobbiamo mettercela tutta tutti e riconoscere il ruolo delle donne anche come agenti di cambiamento per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall'Agenda 2030, obiettivi per i quali l'uguaglianza di genere anche nella scienza, è cruciale". E in quest'ottica la Commissione Dei della Sirm "ha organizzato questa giornata con il contributo di Fondazione Bracco che, a partire dalla presidente Diana Bracco, è molto sensibile all'argomento e promuove il progetto 'Mind the Stem gap', il Manifesto con cui sostiene l'accesso femminile alle discipline Stem, superando gli stereotipi di genere".
- 16:37 - I radiologi: "Aumento domanda esami imaging e medicina difensiva mix micidiale"
Roma, 11 feb. (Adnkronos Salute) - "Il tema della sostenibilità in radiologia, molto importante e delicato, non solo è al centro della nostra professione, ma è di rilevanza sempre maggiore nel panorama sanitario globale. L'Italia invecchia, gli anziani stanno bene e hanno il diritto di conoscere le loro condizioni di salute. Di conseguenza la domanda di esami di imaging è aumentata in maniera esponenziale e crescerà ancora nei prossimi anni per la medicina difensiva e per l'aumento dell'età media della popolazione. Ma l'aumento della domanda di esami imaging e la medicina difensiva sono un mix micidiale. Per questo dovremmo cercare di ridurre la percentuale di esami inappropriati che vengono fatti per la medicina difensiva, il cui costo, secondo le stime di Anaao, è di circa 10 miliardi di euro l'anno. E' quindi necessario invertire la rotta, ottimizzando le risorse". Così all'Adnkronos Salute Luca Brunese, presidente eletto della Società italiana di radiologia medica e interventistica (Sirm), in occasione del convegno 'Sostenibilità in Radiologia: ricerca, innovazione e responsabilità', promosso oggi a Roma alla Camera di Commercio dalla Sirm, in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza.
"Come Sirm - spiega Brunese - puntiamo all'adozione di pratiche corrette, che non vuol dire solo ottimizzazione dei costi, ma guarda all'utilizzo 'green' dei macchinari di maggior consumo come la Tac, alla riduzione dell'impatto ambientale dei prodotti che utilizziamo, dai device tecnologici fino ai mezzi di contrasto e ai materiali radiologici, per cui sono fondamentali anche accurate politiche di smaltimento e recupero. In questa visione rientra anche una maggiore digitalizzazione, che caratterizzerà gli ospedali del futuro, con un incrementato utilizzo di telemedicina e intelligenza artificiale". Nel settore della radiologia "l'intelligenza artificiale ha un ruolo determinate perché aiuta a ottimizzare il programma di lavoro, a cercare di gestire le liste di attesa e a fare diagnosi sempre più corrette", conclude.
- 16:36 - Depistaggio: Pentito Riggio, 'Peluso mi disegnò su tovagliolo abitazione giudice Guarnotta'
Caltanissetta,11 feb. (Adnkronos) - "Giovanni Peluso mi fece uno schizzo su un tovagliolo del bar su cui disegnò l'abitazione del giudice Guarnotte al quale andava fatto un attentato". Così il pentito Pietro Riggio proseguendo la sua deposizione al processo depistaggio di Caltanissetta. "Dopo avere incontrato Peluso che mi voleva rivedere, telefonai all'allora maggiore Alberto Tersigni (oggi imputato ndr) che mi diede indicazioni su come comportarmi, che dovevo dargli appuntamenti nel parcheggio che si trova alle spalle della posta di Caltanissetta- racconta - E di farlo parlare, perché loro sarebbero stati lì appostati per controllare e registrare. Io ci andai, lui appoggiato su una macchina. Abbiamo parlato del più e del meno, però Peluso non ne parlò più di questa cosa. Fece anche uno schizzo sull'abitazione del giudice Guarnotta. Lo fece su un tovagliolo".
- 16:36 - **Almasri: opposizioni presentano mozione sfiducia a Nordio**
Roma, 11 feb. (Adnkronos) - In merito alla gravissima vicenda della liberazione e del rimpatrio con volo di Stato del torturatore libico Almasri, i partiti di opposizione – Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Italia Viva e Più Europa - presenteranno in Parlamento una mozione di sfiducia contro il ministro della Giustizia del governo Meloni, Carlo Nordio.
- 16:35 - Elezione giudici Consulta, ancora lontano l'accordo: ipotesi sconvocazione seduta o scheda bianca
Roma, 11 feb. (Adnkronos) - Prevale le scetticismo sull'elezione dei quattro giudici mancanti della corte costituzionale. Tanto che, a poche ore dalla seduta comune del Parlamento, convocata per giovedì alle 9,30, non si esclude che l'appuntamento venga sconvocato. E, se pure si dovesse tenere, il pronostico più gettonato è una nuova fumata nera, con senatori e deputati chiamati a votare scheda bianca. A quanto risulta all'Adnkronos, servirebbe ancora tempo per trovare la quadra sul pacchetto di nomi che andrà a sostituire Silvana Sciarra (giunta a fine mandato nel novembre 2023), Augusto Barbera, Franco Modugno e Giulio Prosperetti (scaduti dalla carica nel dicembre 2024). Tempo per arrivare ad un accordo e tempo per lasciare decantare una situazione di scontro politico che non facilita le trattative. Certo, un'accelerazione dell'ultima ora è sempre possibile, ma al momento è ritenuta improbabile. Al punto che si prevede già un'ulteriore convocazione del Parlamento tra 15 giorni.
Le forze politiche sembrano essere sorde alla 'garbata' sollecitazione del Capo dello Stato Sergio Mattarella al Parlamento, in occasione della cerimonia del Ventaglio, a ripristinare il plenum della Corte; così come allo sprone del presidente della Corte costituzionale Giovanni Amoroso, il giorno della sua elezione alla guida della Consulta lo scorso gennaio, a sanare il vulnus del massimo organo costituzionale della Repubblica. Un incitamento che Amoroso avrebbe reiterato anche dopo la conferenza stampa in occasione del suo insediamento, seppur informalmente.
La quadra infatti ancora non c'è, a parte i due nomi sempre dati per certi in capo a Fdi, Francesco Saverio Marini, e al Pd, Massimo Luciani. Scivola parte del velo sul candidato di Forza Italia: dovrebbe essere un uomo a quanto si apprende. L'ipotesi donna è stata scartata o secondo alcuni non ci sarebbe davvero mai stata. In mano alla leadership del Partito al momento dovrebbe esserci una terna declinata al maschile, la cui riserva sarà sciolta al momento del voto. Altre due terne di nomi sono in mano alle forze di maggioranza e dell'opposizione per quanto riguarda il candidato tecnico/indipendente, il vero nodo della partita, che getta la palla 4 giudici in alto mare. La verità, si dice, è che nella storia della Repubblica non si sono mai fatti nomi condivisi ma in quota ai partiti che individuavano i loro candidati.
Il nome del candidato tecnico, nella formula 2+1+1 condivisa fra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein (due candidati alle forze di maggioranza, uno a quelle dell'opposizione ed uno indipendente) sta bloccando tutto. Addirittura, secondo fonti bene informate è stata anche respinta al mittente l'ipotesi di procedere nel frattempo alla elezione dei tre giudici in capo a Fdi, Fi e Pd e rimandare solo la scelta del 'tecnico indipendente'. Non è chiaro chi si oppone a questa ipotesi. E' un rimpallo di responsabilità, raccontano, che rende impossibile la chiusura. Tanto che dall'area popolare si sussurra: "Chissà se e quando questa cosa tornerà sul tavolo. Anche perché a tutti alla fin fine fa comodo così: si preferisce archiviare e rinviare". (di Roberta Lanzara)
