C’è un primo indagato per lo scontro tra lo yacht e la barca a vela all’Argentario. A finire nel registro degli indagati è stato il conducente del grosso motoscafo, con quattro danesi a bordo, che è andato a finire ad alta velocità contro una barca a vela, la Vahinè, sulla quale viaggiavano sei persone, di Roma. Al momento il fascicolo aperto dalla procura ipotizzerebbe i reati di naufragio e omicidio colposo. Nell’incidente è morto un uomo, il 59enne Andrea Giorgio Coen, e risulta ancora dispersa Anna Claudia Cartoni.

L’uomo finito sotto inchiesta, come riportano oggi alcuni quotidiani, è Per Horup, un 58enne che viaggiava a bordo dello yacht con la compagna, il figlio 26enne e la sua fidanzata. Durante gli interrogatori della pm di turno Valeria Lazzerini, i quattro avrebbero spiegato che dal motoscafo, a causa del sole accecante di fronte, la barca a vela sarebbe stata visibile solo negli ultimi secondi. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti per spiegare lo scontro c’è invece che l’imbarcazione procedesse con il pilota automatico. La procura disporrà una consulenza per stabilire velocità e traiettoria del mezzo. Le imbarcazioni, al momento, sono sotto sequestro.

Intanto per tutta la notte sono proseguite le ricerche di Cartoni, 60 anni, ma al momento sono ancora senza esito. Le operazioni continueranno anche oggi con mezzi di superficie ed elicotteri. Le ricerche, spiega la Guardia Costiera, gestite dall’Ufficio circondariale marittimo di Porto Santo Stefano (Grosseto) sotto il coordinamento della centrale operativa della Direzione marittima di Livorno, sono state condotte con mezzi nautici della Guardia costiera, impiegando anche unità di stanza all’isola del Giglio e dall’isola d’Elba.

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