L’amministrazione comunale di Vimercate ha respinto la proposta di avere come cittadino onorario il magistrato Nino Di Matteo, componente del Consiglio superiore della magistratura. La sera del 21 luglio l’assemblea consiliare presieduta dal sindaco Pd, Francesco Cereda, ha bocciato a maggioranza l’ordine del giorno avanzato dal gruppo M5s su iniziativa del movimento delle “Agende Rosse”. A dire sì ai “grillini” sono stati solo i consiglieri d’opposizione di Fratelli d’Italia e di Articolo uno mentre il Pd, la Lega e le civiche di centrodestra e centrosinistra hanno preferito rinviare al mittente la proposta. Una scelta che ha indignato gli esponenti del movimento fondato da Salvatore Borsellino, fratello di Paolo: “La cittadinanza onoraria a Di Matteo – spiega la coordinatrice locale Paola Carrese – sarebbe stato un piccolo ma significativo gesto per prendere una posizione di forte distanza da contesti di criminalità organizzata sempre più diffusi soprattutto nelle amministrazioni del nord Italia, dichiarando invece sostegno e appoggio a chi la combatte quotidianamente. Questo risultato ci preoccupa in quanto rappresenta un segnale negativo di totale assenza di presa di posizione da parte di questa amministrazione, rispetto ai valori di legalità”.

Altra la versione del primo cittadino, Francesco Cereda che contattato dal Ilfattoquotidiano.it motiva la scelta della maggioranza in altro modo: “Abbiamo sempre collaborato con le Agende Rosse e siamo da sempre attenti a questo tema tanto che uno dei nostri consiglieri è membro dell’osservatorio “Brianza sicura” ma l’ordine del giorno presentato ci è parso solo una questione di principio che poco avrebbe inciso nella comunità”. Il sindaco racconta di aver contro proposto un ordine del giorno da condividere in cui l’amministrazione avrebbe espresso solidarietà al membro del Csm (senza dargli la cittadinanza onoraria) e si sarebbe impegnata a promuovere iniziative in loco sulla questione dell’educazione alla legalità e non solo: “Peccato che – sottolinea Cereda – il movimento 5Stelle non abbia voluto accettare la nostra iniziativa. A quel punto abbiamo scelto di bocciare l’ordine del giorno”.

Carrese si aspettava un altro atteggiamento anche perché “il comune di Vimercate – ricorda – è tra i pochissimi in Italia a non aver raggiunto la maggioranza dei voti per tale conferimento, a differenza di più di cinquanta Comuni che hanno dimostrato la loro vicinanza al magistrato dandogli la cittadinanza onoraria”. Una frattura tra il movimento e l’amministrazione comunale che ha lasciato l’amaro in bocca a tutti gli appartenenti all’associazione che da poco sono ritornati da Palermo dove hanno partecipato alle manifestazioni in via D’Amelio per fare memoria della strage che ha ammazzato Borsellino e gli agenti della sua scorta: “Continueremo la nostra attività – dichiara Carrese – soprattutto nelle scuole di Vimercate, affinché memoria verità ma soprattutto conoscenza possa rendere i nostri giovani adulti consapevoli e pertanto elettori edotti”.

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