Scontro acceso a “L’aria che tira” (La7) tra Mariarosaria Rossi, ex fedelissima di Silvio Berlusconi e attualmente senatrice di Italia al Centro, e il vicedirettore de La Verità, Francesco Borgonovo..
Rossi invoca una permanenza di Mario Draghi alla presidenza del Consiglio, Borgonovo dissente e aggiunge: “È chiaro che c’è un sacco di gente che è destinata alla triste sorte che tocca a tutti noi, cioè a quella di andare a trovarsi un lavoro. Quando finirà questa legislatura, una bella fetta di persone, soprattutto del M5s, sarà costretta a fare questa esperienza nuova, cioè quella di lavorare”.

“No, questo non lo consento – insorge la senatrice – io ho un altro lavoro, come tanti. In questa legislatura ci sono molti professionisti prestati alla politica. In un momento in cui dobbiamo uscire ancora dalla pandemia e con una guerra in corso, se pensiamo sempre a questo retropensiero, mi sembra un po’ riduttivo e banale. Ma poi qual è la soluzione? Sappiamo dire solo no ma diteci almeno una soluzione alternativa”.
Borgonovo si lamenta di essere stato interrotto e ribadisce: “Riconfermo tutto quello che ho detto prima. Io non ho parlato della dottoressa Rossi, che sono certo abbia un altro lavoro. Se lei si sente toccata dalla mia riflessione, mi dispiace”.
“Non mi sento toccata io – ribatte Rossi – ma si devono sentire toccati gli italiani”.

Borgonovo sbotta: “Lei continua a interrompermi, l’unica cosa che non riuscite a interrompere è questa legislatura“.
“Mi dia una soluzione allora”, replica la parlamentare.
“Non c’è alcuna necessità di avere Mario Draghi premier – controbatte il giornalista – La soluzione è che si vada a votare e gli italiani finalmente ottengono la maggioranza che desiderano, non quella che viene imposta dal presidente della Repubblica, da voi e dalle vostre conventicole“.

Articolo Precedente

Governo, botta e risposta tra Mulè e De Masi su La7. “M5s inaffidabile”. “Senza di loro avete maggioranza enorme, dipende tutto da Draghi”

next
Articolo Successivo

Crisi di governo, Draghi mercoledì in Senato alle 9.30: il cronoprogramma delle due giornate decisive

next