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Arrestata la sindaca di Terracina Roberta Tintari (FdI), domiciliari per due assessori: si indaga sulla gestione delle concessioni balneari

L’arresto è avvenuto a seguito di un’operazione dei carabinieri e della Capitaneria di Porto ed è ancora in corso con l'accusa di reati contro la pubblica amministrazione che, secondo quanto si apprende, riguarda il settore del demanio marittimo. In particolare alla Tintari sono contestati i reati di turbata libertà degli incanti e falso in relazione alla gestione dell’arenile comunale
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Arresti nel Comune di Terracina, in provincia di Latina. Oggi i carabinieri hanno portato a termine un’operazione nella quale è finita agli arresti anche la sindaca della località costiera laziale, Roberta Tintari, eletta tra le fila di Fratelli d’Italia. Ai domiciliari anche due assessori e il presidente del Consiglio comunale. Solo il 14 gennaio, un’altra operazione di Carabinieri e Capitaneria di Porto aveva portato agli arresti domiciliari il vice sindaco Pierpaolo Marcuzzi, coinvolto anche in quest’ultima tranche di indagini.

L’arresto è avvenuto a seguito di un’operazione dei carabinieri e della Capitaneria di Porto ed è ancora in corso con l’accusa di reati contro la pubblica amministrazione che, secondo quanto si apprende, riguarda il settore del demanio marittimo. In particolare alla Tintari sono contestati i reati di turbata libertà degli incanti e falso in relazione alla gestione dell’arenile comunale. Per gli altri personaggi coinvolti sono state avanzate le accuse, a vario titolo, anche frode, indebite percezioni di erogazioni pubbliche e rilevazioni del segreto d’ufficio. È stato inoltre sequestrato un camping, un ristorante e beni di un’associazione presso l’Arena del Molo di Terracina.

Nell’ambito dell’attività di indagine, iniziata nell’agosto 2019, sono emersi numerosi fatti di rilievo penale connessi alla gestione dei servizi relativi alla balneazione, ad illegittime sanatorie riguardanti opere e manufatti situati sul pubblico demanio marittimo, a lavori ed opere pubbliche eseguite e commissionate dal Comune di Terracina nonché alla illegittima acquisizione e gestione di fondi economici strutturali. L’attività investigativa ha consentito di portare alla luce e documentare condotte di pubblici funzionari che appaiono finalizzate al perseguimento di interessi personali e non coerenti, dunque, con i compiti istituzionali. Le indagini hanno interessato anche lavori e opere pubbliche, tra questi la realizzazione di un ponte ciclopedonale attraverso l’indebita percezione di fondi europei strutturali Feamp e Flag con conseguenti danni erariali.

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