“Il 12 per cento degli italiani considera la propria salute mentale cattiva o pessima, per il 25 per cento è peggiorata a causa della pandemia Covid-19″. Questo quanto emerge da un’indagine della Fondazione Soleterre, resa nota nel corso di una conferenza stampa alla Camera dei deputati, insieme al deputato Pd Filippo Sensi, già primo firmatario dell’emendamento al decreto Milleproroghe con il quale era stato introdotto poche settimane fa il bonus psicologo, dopo che questo era saltato in manovra di bilancio e dopo settimane di battaglia parlamentare.

“Siamo all’ultimo miglio con l’approvazione dei decreti attuativi, ora a breve sarà disponibile la piattaforma sul sito dell’Inps e per le persone sarà possibile prenotarsi. È un primo passo, seppur limitato, ora la risposta è rendere la misura strutturale. Se il monitoraggio sarà positivo, spero si possa rifinanziare e rendere la misura stabile con la prossima manovra”, ha spiegato lo stesso Sensi.

Secondo i dati della Fondazione Soleterre, che ha cercato di verificare anche la conoscenza della misura del bonus psicologo messo a disposizione dal Governo, “il 75% degli italiani ritiene la misura molto o abbastanza utile; il 24% dichiara che intende usufruirne, mentre soltanto il 14% degli intervistati conosce la modalità di accesso al bonus tramite INPS”.

“Su questo aspetto, quella della comunicazione, credo sia necessario lavorare”, ha spiegato Damiano Rizzi, presidente di Soleterre. “Riteniamo che sia un inizio, ma che bisogna avere obiettivi più ambiziosi. Strutturare i servizi di psicologia come quelli del medico di base o del pediatra. Non qualcosa di eccezionale e a pagamento, ma gratuito e di facile accesso. Il Pnrr non è ancora attuato, non sappiamo ancora che tipologia di servizi di psicologia verrà erogato all’interno delle Case della salute, previste dal piano”, ha concluso.

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