Scontro concitato a “L’aria che tira” (La7) tra l’imprenditore brianzolo Gianluca Brambilla e il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, sullo stato disastroso dell’occupazione in Italia.
Brambilla afferma: “Ai colloqui i giovanissimi vengono a lavorare con entusiasmo pazzesco. Non sanno fare niente, ma almeno hanno una grandissima grinta. Quelli li pago veramente volentieri. Dai 20 ai 40 anni arriva gente scazzata che non ha voglia di fare niente, perché ha in mente il parente che prende il reddito di cittadinanza e poi va a lavorare qualche ora in nero“.

Il conduttore Francesco Magnani lo riprende bonariamente per il turpiloquio, ma Brambilla si difende professandosi “imprenditore da marciapiede” e aggiunge: “Per motivare questa gente fai una fatica pazzesca e la motivazione devi darla in relazione ai risultati che la persona consegue. E quindi parliamo di produttività, ma il concetto di produttività è sconosciuto nella cultura italiana. A noi imprenditori dovrebbe essere data la possibilità di dire: ‘Se lavori e ti sbatti, ti pago veramente tanto'”.
Fratoianni prende la parola e commenta: “Del turpiloquio di Brambilla non mi sorprendo, né mi scandalizzo. È un’aberrazione quello che dice Brambilla, cioè l’idea che ci siano quelli scazzati che non vogliono lavorare. La verità, come i dati ci raccontano quotidianamente, è che abbiamo un mercato del lavoro malato. Siamo un Paese malato, dove la stragrande maggioranza delle persone guadagna troppo poco per quello che fa, per le sue competenze, per quello di cui avrebbe bisogno per vivere con dignità”.

“Non è vero – insorge Brambilla – Stai dicendo una stupidata. E se vuoi, te lo dimostro”.
“Su questo tema occorrerebbe una cosa che a Brambilla manca – replica Fratoianni – e cioè il rispetto per chi lavora e per chi lo fa con fatica, con dignità, con onestà. Ed è la maggioranza di questo Paese, chiaro? Bisogna imparare il rispetto“.
“È un luogo comune ideologico il tuo – ribatte Bambilla – lisci il pelo della gente a casa ma stai dicendo una cosa che non è vera. Vieni a vedere la gente che lavora nelle aziende”.
Fratoianni continua: “Io porto rispetto a chi fa fatica dalla mattina alla sera per garantire a sé e ai propri figli un futuro. Nel nostro Paese si lavora di più che in ogni altro Paese europeo, perché abbiamo una media oraria lavorativa più alta. E se lei lo nega, racconta un’altra balla”.

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