Un litorale color latte e menta, sabbia bianchissima che si immerge nell’acqua marina dell’Oceano Indiano, l’oro dei tramonti africani che vira pian piano nei toni della sera, quando i ritmi tarabaa sembrano invocare una notte illuminata dal plenilunio. Benvenuti nella costa nord di Unguja, l’isola più grande dell’arcipelago di Zanzibar, dove festeggiano quando la luna è rotonda nel cielo. Questa tradizione è molto amata dai locali e soprattutto dai turisti che si lasciano trasportare da balli e canti fino al mattino. Questa parte dell’isola è un vero paradiso, non solo per le spiagge color madreperla e il mare cristallino, ma anche per le tradizioni che la contraddistinguono, una cultura dell’incontro che genera allegria e condivisione, dalla musica alle danze, sino alla cucina che conferma l’appellativo dell’isola: “terra delle spezie”. Le ricette bantu mescolano sapori arabi, indiani e persiani in un autentico piacere per i sensi: piatti coloratissimi e profumati, dal delicato sapore accattivante dato da spolverate di cardamomo, noce moscata, cannella, coriandolo, cumino o chiodi di garofano. Persino l’udito è accarezzato dalla croccantezza del platano fritto, uno snack 100% naturale da gustare a tutte le ore, anche a colazione.

A Zanzibar (comunemente detta per indicare l’isola di Unguja), si può trascorrere una vacanza bellissima, all’insegna delle tradizioni e del divertimento. Il nord viene considerato l’area più turistica per le splendide località che affacciano su un mare che sembra un acquerello, il più bello dell’isola, disegnato da una moltitudine di lingue di sabbia e di isolette che scompaiono e appaiono grazie alle maree. Meno soggetta a questo fenomeno e lambita da dolci correnti marine è la punta più settentrionale dove si trovano magnifiche spiagge adatte a tutti, un richiamo per tantissimi turisti, soprattutto famiglie con bambini. Ed è proprio qui che si trova il Bravo Kendwa Beach Resort, un incantevole villaggio immerso in un rigoglioso giardino tropicale e costeggiato dall’omonima spiaggia, sabbia fine e bianchissima da vivere durante il giorno e la notte.

Il nord di Zanzibar: le coordinate del paradiso

Se state cercando la destinazione per una vacanza al mare superlativa, la parte settentrionale di Unguja è quello che fa per voi. Basterà il colore del mare a conquistarvi, tanto intenso da incantare lo sguardo. Le spiagge candide accendono i contrasti cromatici di un’acqua che appare surreale, di incredibile trasparenza, un affaccio sui fondali che rivelano altrettante meraviglie. Lungo la costa nord il mare è diverso rispetto al resto dell’isola poiché a poca distanza dalla riva sprofonda bruscamente, una morfologia subacquea che limita il fenomeno delle maree e amplifica il piacere di fare un tuffo in qualsiasi ora del giorno. Acque trasparenti e calme, sabbia fine come borotalco, non è un caso se le spiagge di Nungwi e Kendwa sono considerate da tanti le più belle dell’isola, per alcuni tra le più belle del mondo. La prima situata sull’estremità della punta nord dell’isola, la seconda appena più a sud-ovest, entrambe ben attrezzate. Qui si può praticare qualsiasi genere di attività, dallo snorkeling al diving, ma anche sport che cavalcano o volano sopra le onde. Per chi non soffre di vertigini, il parasailing regala una vista straordinaria da una decina di metri di altezza, mentre il flyboard, è adrenalina pura sul mare, spinta solo dalla forza propulsiva dell’acqua. In queste località è possibile anche noleggiare delle moto d’acqua oppure partecipare ad una romantica mini crociera al tramonto, soprattutto partendo da Kendwa che affaccia a nord-ovest, un posto in prima fila sul tuffo del sole nelle acque dorate. La costa nord di Zanzibar offre tutti gli elementi per poter vivere una vacanza rilassante oppure all’insegna dello sport e delle emozioni forti, per continuare a divertirsi la sera, quando il mare diventa una scenografia e la spiaggia il palcoscenico su cui scatenarsi.

Le escursioni e le gite da non perdere: Tumbatu e il santuario della tartarughe di Nungwi

Partendo dalla costa settentrionale di Unguja, merita un’escursione in giornata l’isola di Tumbatu, la terza più grande dell’arcipelago situata a breve distanza da Kendwa e da Nungwi. Concedetevi una gita con una mini crociera, oppure con un dhow, le tipiche imbarcazioni locali. I più temerari potranno partecipare anche ad un tour in moto d’acqua per solcare a tutta velocità il tratto di mare che separa le due perle zanzibarine, sostare qualche attimo nella minuscola e disabitata isola di Popo situata tra le due, e infine approdare a destinazione, scovando le calette più nascoste. In alternativa, potete mescolarvi alla gente del posto e salpare con le imbarcazioni che effettuano giornalmente la tratta per Tumbatu partendo dal villaggio di Mkokotoni, più a sud di Kendwa, lungo la costa occidentale, un’opportunità per visitare l’animato mercato del pesce prima della partenza, noto per essere tra i più importanti di Zanzibar. Qualunque sia il mezzo non perdete l’occasione di scoprire l’isola di Tumbatu, perfetta da girare a piedi o in bicicletta (possibilità di noleggio al porto), ed esplorare le spiagge da sogno e l’entroterra dove vive la cultura tumbatu, uno dei tre gruppi etnici originari dell’arcipelago.

Oltre al mare e alle bellissime spiagge, ciò che rende memorabile una vacanza a Zanzibar è l’incontro con i locali, con le tradizioni e il rispetto che riservano nei confronti della natura e del mare. Il caratteristico villaggio di Nungwi per esempio, oltre ad essere ricco di usi e costumi, offre anche la possibilità di vistare il Nungwi Mnarani Aquarium e la laguna per la conservazione delle tartarughe marine, situati sulla spiaggia più settentrionale, proprio sulla punta dell’isola. Un progetto nato per la tutela di questa specie e per divulgare l’importanza della salvaguardia e della biodiversità, un’occasione preziosa per conoscere gli equilibri e la vita marina dell’Oceano Indiano, tanto grande quanto fragile. La consapevolezza è la migliore strategia per preservare questo ed altri infiniti angoli di paradiso in Terra.

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