“Una notizia triste che non avremmo voluto dare: è scomparso Paolo Grossi, presidente emerito della Corte costituzionale, storico del diritto italiano e professore per oltre quarant’anni all’università di Firenze”. Alle 10 di lunedì è l’account Twitter della Consulta a comunicare la morte del giurista, nominato giudice costituzionale nel 2009 dall’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano e presidente della Corte negli ultimi due anni del suo mandato, dal 2016 al 2018. Nato a Firenze nel 1933, fu un insigne studioso di diritto medievale: si laureò nel 1955, sempre a Firenze, in Storia del diritto italiano e intraprese la carriera accademica nello stesso ateneo nel 1960, lasciando la cattedra al momento della nomina a giudice costituzionale.

“Pochi studiosi sono stati maestri autentici come lo è stato Paolo Grossi: per i suoi scavi insuperati nelle radici e nel senso attuale del pluralismo giuridico al di là dello statualismo, per la scuola che ha creato attorno a sé, per gli studi che ha animato sulle sue riviste. E infine per il suo ruolo alla Corte costituzionale, dove ha insegnato a tutti noi la ricerca dell’equilibrio e quindi, ovunque possibile, della decisione consensuale; e dove, da Presidente, con la sua naturale e riconosciuta autorevolezza, ci ha presieduto davvero, anche nei momenti più difficili”, è il ricordo affidato a un comunicato dell’attuale presidente della Consulta, Giuliano Amato.

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