Un bracciante di 35 anni è rimasto vittima di un incendio scoppiato all’alba nel ghetto di Rignano Garganico (Foggia). L’uomo, originario del Gambia, è stato ritrovato riverso a terra e con il corpo completamente carbonizzato.

Secondo le prime ricostruzioni, la vittima è rimasta intrappolata in una delle due strutture andate a fuoco. Sul posto, i Vigili del fuoco che stanno effettuando operazioni di bonifica. I Carabinieri, a cui sono state affidate le indagini, stanno cercando di risalire alle cause del rogo, quasi sicuramente di natura accidentale. L’incendio potrebbe essere divampato o a seguito di un corto circuito o a causa del malfunzionamento di una cucina di fortuna allestita nelle baracche. A Rignano vivono migranti impiegati prevalentemente nei campi agricoli.

“Abbiamo aiutato noi a spegnere le fiamme”, ha dichiarato uno degli abitanti del ghetto all’agenzia Ansa. “Nessuno di noi sapeva che c’era qualcuno dentro la baracca che dormiva. Poi, quando sono entrati a prendere i documenti hanno scoperto che c’era un morto”. Un altro migrante racconta che il gambiano ha “sempre vissuto nella baracca distrutta dall’incendio” e che “lavorava tutti i giorni nei campi”.

Riceviamo e pubblichiamo
Nell’esprimere profondo e sincero cordoglio per la dipartita del giovane Yusupha Joof, l’Amministrazione del Comune di Rignano Garganico, da sempre sensibile alle tematiche inerenti alla tutela dei diritti dei più deboli, rileva la erronea collocazione geografica del cd. Gran Ghetto, impropriamente accostato dalla stampa italiana al Comune di Rignano Garganico. In verità, tale
insediamento abitativo risulta essere ubicato nel territorio del Comune di San Severo. Tale specifìcazione si rende necessaria al fine di tutelare l’immagine del Comune di Rignano Garganico, il quale risulta essere privo dei necessari poteri di intervento sull’area in questione.

Con l’auspicio che la Politica – nazionale e locale – possa trovare, nell’immediato, adeguate soluzioni volte a restituire dignità abitativa a tutti gli esseri umani che, per motivi lavorativi, sono
costretti a vivere in situazioni inumane e degradanti.

Cordialmente,

L’Amministrazione Comunale
Comune di Rignano Garganico

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