Una significativa pietra miliare nel solco dell’obiettivo di diversificare le fonti energetiche. L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi ha così definito l’accordo che ha visto il Cane a sei zampe essere ammesso nel più grande progetto al mondo di gas naturale liquefatto (Gnl) in Qatar.

Il gruppo petrolifero italiano al terzo giorno di taglio di forniture di gas dalla Russia ha annunciato di essere stato selezionato da QatarEnergy come nuovo partner internazionale per l’espansione del progetto North Field East, nel paese del Golfo. Purtroppo il progetto non sarà operativo prima del 2025, ma quando entrerà nel vivo consentirà di aumentare la capacità di esportazione di Gnl del Qatar dagli attuali 77 MTPA a 110 MTPA. Con un investimento di 28,75 miliardi di dollari, NFE dovrebbe entrare in produzione entro tre anni impiegherà tecnologie e processi all’avanguardia per minimizzare l’impronta carbonica complessiva, tra cui la cattura e lo stoccaggio della CO2.

“Questo accordo è una significativa pietra miliare per Eni e si inserisce nel nostro obiettivo di diversificazione verso fonti energetiche più pulite e affidabili, in linea con la nostra strategia di decarbonizzazione. Eni – ha aggiunto Descalzi – è pronta a lavorare con QatarEnergy su questo progetto per contribuire positivamente ad aumentare la sicurezza dell’approvvigionamento di gas a livello mondiale”.

“Stiamo entrando in un progetto importante per il rafforzamento della sicurezza energetica globale, che assume particolare rilevanza nella fase storica che stiamo vivendo – ha concluso il manager – Eni sta lavorando a questo accordo da diversi anni e anche grazie al supporto del nostro Governo l’abbiamo finalizzato. Confido che la partnership strategica inaugurata oggi ci potrà dare un aiuto ulteriore, in termini di maggiori disponibilità di gas sul mercato”.

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