Il problema di Giorgia Meloni? “Urla troppo, sbaglia i toni ma non i temi”. Sono le parole del cofondatore di Fratelli d’Italia Guido Crosetto che, in un’intervista rilasciata a La Stampa, difende la leader di FdI mettendola in guardia da quel “metodo” di distruzione dell’avversario “con il quale si vincono le elezioni” e che “costringe la politica a non migliorarsi”.

“Tra poco la magistratura contro di lei” – Un metodo “già visto in passato – sottolinea Crosetto – con Berlusconi e Renzi“. Adesso “neutralizzato Salvini, tocca al prossimo”. E il prossimo per Crosetto sarà proprio Giorgia Meloni: “Prima si parte con le accuse di fascismo e o di conflitto di interesse. E poi parte la magistratura“, incalza l’ex deputato che da qualche tempo ha lasciato la politica ma che ancora oggi è tra i consiglieri più ascoltati dalla leader. “Da adesso fino alle elezioni del prossimo anno vedremo questo mantra“, assicura.

“Quando urla distrugge quello che dice” – Consigliare di utilizzare parole più chiare su fascismo e sul 25 aprile? Inutile, secondo Crosetto, “Fini lo fece ma non è servito”. E proprio in merito alle critiche sulle parole di Giorgia Meloni in Andalusia al comizio del partito di estrema destra spagnola Vox, il cofondatore di Fdi sottolinea: “Conosco i ragionamenti che fa Giorgia. La cosa che le ho detto è che quando urla troppo distrugge qualunque cosa stia dicendo”.

“Sui temi etici ragiona come il Papa” – Non ha parlato di lobby gay ma “lobby Lgtb, che è un’altra cosa. Anche all’interno della comunità omosessuale e delle femministe questi sono temi di discussione – ha aggiunto – chi parla di omofobia non vuole confrontarsi. Lo dico in maniera un po’ secca: sui temi etici Giorgia fa i ragionamenti che fa Papa Francesco“. “Vox è una scissione del Partito popolare spagnolo. La Meloni è la presidente dei Conservatori europei e in quanto tale dialoga con chi fa parte di quel gruppo. Dialogare – conclude Crosetto – non vuol dire sposare le idee”.

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