A Cortina d’Ampezzo ha perso il sindaco delle Olimpiadi, il primo cittadino che, in accoppiata con il governatore Luca Zaia, ha contribuito a far passare la candidatura abbinata a Milano e al Trentino Alto Adige. Su 5.092 aventi diritto al voto, sono andati nei seggi 2.908 cortinesi, pari al 57,11%. Soltanto 690, il 24,49 per cento, hanno premiato la strategia di Gianpietro Ghedina, 57 anni, commerciante, che ha dedicato buona parte del suo mandato ad accarezzare il progetto olimpico. Ha avuto una risonanza nazionale, ma probabilmente ha pagato l’aver trascurato il territorio a causa della visibilità e degli impegni che l’assegnazione da parte del Comitato olimpico internazionale comporta.

Il nuovo sindaco è Gianluca Lorenzi che con la lista Vivere Cortina si è imposto con 1.044 voti pari al 37,06 per cento. È un ex albergatore di 53 anni, fotografo “ambientalista”, come si definisce, che ha puntato molto sulle critiche a Ghedina per aver guardato più a Venezia e a Roma che ai problemi della cittadina. E pensare che cinque anni fa aveva contribuito alla sua elezione, ma dopo qualche mese aveva abbandonato il consiglio comunale: “Il sindaco aveva perso il contatto con il paese”, ha detto in campagna elettorale.

“Abbiamo vinto perché siamo vicini ai cittadini che vivono qui – ha commentato con ilfattoquotidiano.it quando il risultato è stato ufficializzato – È un successo di squadra, non mio personale, a vincere è stato un gruppo che ora si metterà subito al lavoro”. Le Olimpiadi e la contestata pista da bob? “Ci dedicheremo al compito olimpico, senza dimenticare i problemi di Cortina. Per quanto riguarda la pista da bob si è appena tenuta la conferenza dei servizi, ma non ne conosco ancora i risultati. Già dal primo giorno aprirò il dossier”.

Dei quattro candidati soltanto l’ambientalista Roberta De Zanna, 62 anni, commerciante orafa in centro, con la lista Cortina Bene Comune, aveva esplicitamente dichiarato di essere contraria alla costruzione della pista da bob, slittino e skeleton. Gli altri tre (il quarto è l’ex pilota di aerei Roberto Pompanin detto “Bortel”) erano tutti allineati con le categorie economiche che vedono nell’evento sportivo del febbraio 2026 un’occasione irripetibile per far arrivare finanziamenti e realizzare opere che attendono da decenni. La candidata De Zanna ha quasi raggiunto il sindaco uscente, con 627 voti, pari al 22,26 per cento, a dimostrazione che una parte dell’elettorato teme che l’evento possa stravolgere il territorio.

Sul tavolo del sindaco, come hanno ricordato anche gli ambientalisti che il 5 giugno sono saliti sul Passo Giau per lanciare l’allarme Olimpiadi, le questioni da risolvere sono numerose. Innanzitutto c’è proprio la pista da bob (costo 61 milioni di euro, più rincaro del 30 per cento e deficit di bilancio per 400mila euro all’anno per i prossimi 20 anni) che ormai fa parte del masterplan olimpico, ma la cui realizzazione è terribilmente in ritardo. Un’altra grana è costituita dal villaggio olimpico che sorgerà a Fiammes e che dovrebbe essere provvisorio, ma che richiede opere di urbanizzazione.

In ogni caso sarà realizzato (assieme alla sala stampa) in una zona considerata a rischio idrogeologico. Da anni aspetta di essere completata la piscina. Finanziata grazie al miliardo di euro investito dal governo per opere pubbliche c’è anche la circonvallazione, che è in una fase pre-progettuale. Nel centro della “perla delle Dolomiti” c’è poi uno studio per ristrutturare l’area della vecchia stazione, con parcheggio interrato e centro commerciale. Attorno a Cortina, però, incombono anche progetti di sviluppo legati allo sci. Ad esempio, sul passo Giau (ma nel Comune di Colle Santa Lucia) è stato presentato il piano per costruire un mega albergo in alta quota da 40 mila metri cubi. Infine, con la benedizione della Regione Veneto, si stanno approntando collegamenti sciistici con la Val Badia, Arabba e l’area del Civetta.

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