In lacrime Oleksander Zinchenko a Cardiff, sotto la pioggia: la sua Ucraina non è riuscita a superare il Galles e qualificarsi ai mondiali. L’autogol di Yarmolenko ha regalato il biglietto per il Qatar a Bale e compagni, e quello che Zinchenko aveva definito un sogno, insieme alla fine della guerra, è purtroppo sfumato. Un sogno per un calciatore che non aveva esitato a condannare duramente la guerra: Zinchenko era scoppiato in lacrime nello scorso febbraio, dopo l’applauso che i tifosi avversari dell’Everton avevano riservato all’Ucraina. Ma ieri erano troppo pesanti le gambe di una nazionale che non giocava assieme da quasi sei mesi: il Galles ha avuto la meglio. Comprensibile la delusione degli ucraini a fine partita: molti sono crollati sul terreno di gioco, altri sono scoppiati in lacrime. E allora a fine partita il direttore di gara non ci ha pensato: dopo il triplice fischio lo spagnolo Miguel Lahoz non è andato come di consueto dritto negli spogliatoi, è tornato indietro da Zinchenko, chinandosi accanto all’esterno del Manchester City per dargli parole di conforto, prendendolo per mano e chiedendogli di alzare la testa. Lo stesso ha fatto Gareth Bale, abbracciando Zinchenko e consolandolo per il non essere riuscito, assieme ai compagni, a dare una gioia al popolo ucraino in un momento in cui ne avrebbe avuto bisogno. Bale si è anche rivolto ai supporters dell’Ucraina, rivolgendogli un lungo e convinto applauso. Immagini che hanno fatto il giro del mondo, quelle di Lahoz che corre a consolare Zinchenko ricevendo ovunque apprezzamenti.

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