“Se mi ha dato del bugiardo verrà in tribunale con me, anche se ha grandi avvocati”. L’ex direttore sportivo della Salernitana, Walter Sabatini, replica così al presidente del club, Danilo Iervolino: è l’ultimo episodio del clamoroso divorzio, arrivato dopo l’impresa della salvezza conquistata all’ultima giornata. Iervolino a inizio gennaio aveva acquistato una squadra che sembrava destinata alla Serie B. L’arrivo di Sabatini, il mercato e Davide Nicola in panchina hanno però stravolto i pronostici, regalando a Salerno un’altra stagione nella massima serie. Nemmeno il tempo di finire di festeggiare l’impresa ed è arrivato l’addio. Inizialmente senza polemiche: “Diatribe di calcio”, aveva detto Sabatini. Poi però la sua intervista al Corriere della Sera ha provocato un effetto domino: Iervolino ha replicato sulle pagine della Gazzetta dello Sport, dando al suo ex direttore sportivo del “bugiardo”. E ovviamente è arrivata la controreplica, con minaccia di una possibile querela.

Al centro di tutto c’è la questione del rinnovo di Lassana Coulibaly e la commissione chiesta dal suo agente. Sabatini ha raccontato la sua versione: “Ho solo cercato di difendere un patrimonio della Salernitana, messo a repentaglio da una clausola secondo cui il ragazzo poteva liberarsi a 20mila euro in B e a 1,7 milioni in A: un accordo che ovviamente non avevo fatto io. Il presidente mi ha dato mandato di risolvere la questione perché non voleva assolutamente perdere il giocatore, e io mi sono limitato a trasferirgli le richieste degli agenti. Stava a lui decidere se accettarle o se perdere Coulibaly”. Il divorzio dalla Salernitana, ha detto Sabatini al Corriere della Sera, è “tutto figlio di un equivoco”.

Non secondo Iervolino, che ha deciso di replicare raccontando la sua versione dei fatti: “Volevamo corrispondere a Lassana Coulibaly un aumento di stipendio di 200mila euro, ma per completare l’operazione avremmo dovuto versare un milione al suo agente: un impegno che aveva preso Sabatini. Io non mi piegherò mai a questo sistema”. Nella sua intervista alla Gazzetta, il presidente della Salernitana aggiunge: “Avevo deciso di non parlare, i panni sporchi si lavano in famiglia. Poi, però, ho letto le parole di Sabatini e mi sento in dovere di rispondere. Sabatini crede di prendere tutti per stupidi, ma di equivoco c’è solo lui. Pensa di essere il più intelligente, ma è stato bugiardo. Lui voleva pagare questa commissione, abbiamo litigato perché io non accetto queste storture“.

E si arriva all’ultima puntata, per ora, della vicenda. Sabatini parla ai microfoni di “Radio Anch’io sport” di Radio 1 Rai. Alle accuse di essere un bugiardo, l’ex ds della Salernitana replica che Iervolino “non diceva questo quando mi chiedeva quasi piangendo di salvare la Salernitana. Sono 30 anni che faccio calcio, lui da 30 giorni. Se non vuole pagare le commissioni non le paghi, se mi ha dato del bugiardo verrà in tribunale con me, anche se ha grandi avvocati. Questa è una caduta di stile, anche se stile non è che ce ne sia molto”. Poi sulla questione delle commissioni agli agenti dei calciatori spiega: “Il problema non è mio ma del calcio. Non contesto questo a Iervolino, sarebbe ridicolo. Ho combattuto contro gli agenti, sono ancora dispiaciuto per non aver pagato 4 milioni di euro al povero Mino Raiola per Pogba alla Roma. Non feci l’operazione e credo di aver fatto un danno alla Roma. A Bologna ho combattuto per pagare una commissione per Arnautovic e penso di aver fatto bene, perché Marko ha fatto bene in rossoblù”.

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