Il token digitale chiamato FootballStars è improvvisamente crollato all’inizio dell’estate scorsa, dopo che era stato pubblicizzato sui social network da diversi calciatori dell’Inter e della Croazia. A raccontare tutta la vicenda è un articolo di Joey D’Urso per The Athletic, autorevole sito web sportivo americano. Secondo la ricostruzione, il valore della criptovaluta è crollato del 98% rispetto al suo picco massimo: chi ha acquistato i token la scorsa estate ha perso enormi somme di denaro. Cosa c’entra lo sport? The Athletic spiega che FootballStars è stato a lungo pubblicizzato da diversi calciatori. E fa i nomi: Romelu Lukaku, Achraf Hakimi, Ashley Young e Marcelo Brozovic, all’epoca tutti giocatori dell’Inter. Ma anche Mateo Kovacic e Dejan Lovren, nazionali della Croazia. In un secondo momento sono stati coinvolti anche Arturo Vidal e Stefano Sensi, che vestivano sempre la maglia nerazzurra.

In particolare, il sito americano cita un video selfie pubblicato dai primi 4 calciatori menzionati: “Amo il calcio e amo le criptovalute”, dicevano, “Segui il miglior progetto crittografico di sempre. Rimani sintonizzato”. Anche Ivan Perisic aveva promosso il token FootballStars insieme ai connazionali Brozovic e Kovacic. Tutto questo fino a inizio giugno 2021, poi il sito web di FootballStars è scomparso e il valore del token è crollato. The Athletic ha intervistato alcuni appassionati di calcio da tutto il mondo che raccontano di aver perso somme importanti, fidandosi dei consigli dei loro calciatori preferiti. Tra gli intervistati c’è anche Mario Frau, architetto italiano che dice di aver perso “qualche migliaio di dollari” e spiega: “Il prezzo ha iniziato a scendere all’improvviso, perché (i fondatori) hanno scaricato le monete che avevano e quindi quello che hai comprato non valeva più nulla“.

Esistono molti casi di criptovalute e NFT (token non fungibili) che aumentano velocemente il loro valore, magari spinte dalla promozione di alcune celebrità, per poi crollare all’improvviso. E non è la prima volta che questa dinamica coinvolge personaggi del mondo dello sport: situazioni simili hanno riguardato Paul Pogba, Andrew Robertson e John Terry, ricorda l’autore Joey D’Urso, che ha scritto diversi articoli sull’argomento. The Athletic riferisce di aver provato a contattare tutti i giocatori citati nell’inchiesta, ma non hanno voluto commentare. Solamente un portavoce di Lukaku ha precisato che l’attaccante belga non intendeva promuovere FootballStars e non ha ricevuto soldi dalla società.

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