Un aereo passeggeri della compagnia Tara Air, diretto in una zona montuosa del Nepal, è scomparso dai radar: viaggia con 22 persone a bordo. A diffondere la notizia è stato il portavoce della Tara Air, Sudarshan Bartaula, che in una nota ha dichiarato che “un volo interno diretto a Jomsom da Pokhara ha perso i contatti”, specificando che a bordo del velivolo, un bimotore a elica Twin Otter, si trovano 19 passeggeri e 3 membri dell’equipaggio. La città di Jomson, a ovest di Kathmandu, è una destinazione di trekking dell’Himalaya piuttosto popolare e dista circa 20 minuti di aereo da Pokhara.

L’aereo scomparso era decollato dalla città occidentale del Nepal, Pokhara, questa mattina alle 9.55 (ora locale, circa le 6.00 italiane) e poco dopo esser partito ha perso il contatto con la torre di controllo. Phanindra Mani Pokharel, portavoce del ministro dell’Interno nepaliano, ha annunciato che ci sono due elicotteri impegnati nelle ricerche del velivolo, precisando però che la visibilità nell’area è scarsa: “È probabile che il maltempo ostacoli le operazioni di ricerca. La visibilità è così scarsa che non si può vedere nulla”.

Nonostante grazie al turismo il mercato dei voli passeggeri nepalesi abbia segnato un grande incremento negli ultimi anni, spesso la sicurezza dei trasporti aerei nazionali soffre la mancanza di fondi necessari per la formazione dei piloti – il Nepal ha anche alcune delle piste aeree più difficili da percorrere, fiancheggiate da cime innevate – e la manutenzione dei velivoli. L’Ue, per motivi di sicurezza, ha messo al bando dal suo spazio aereo tutte le compagnie aeree nepalesi.

Nel 2018, un aereo della US-Bangla Airlines si era schiantato vicino all’aeroporto internazionale di Kathmandu: nell’incidente persero la vita 51 persone. Nel 2019, un aereo è uscito di pista all’aeroporto di Lukla, vicino all’Everest, mentre stava decollando, e ha colpito due elicotteri e ucciso tre persone. Nello stesso anno, un elicottero si è schiantato in una zona collinare a est del Paese: in quest’ultimo incidente rimasero uccise sette persone, incluso l’allora il ministro del Turismo, Rabindra Adhikari.

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