Stupri su ragazze tra i 14 e i 16 anni, schiavitù sessuale e orge imposte con la violenza. Sono le accuse rivolte al milionario francese Jacques Bouthier, uomo d’affari 75enne, che ora dovrà rispondere alla giustizia d’Oltralpe per “tratta di esseri umani nei confronti di minori” e “violenza e aggressione sessuale su minori”.

L’inchiesta – Secondo fonti citate da radio RTL, a permettere l’arresto di Bouthier il 21 maggio scorso è stata la testimonianza di una ragazza di 22 anni, che si è presentata alla polizia di Parigi, spiegando di essere “prigioniera” da cinque anni di un uomo molto ricco che la stuprava regolarmente. A detta della giovane, il magnate l’ha incaricata di trovare un’altra vittima che la sostituisse, dato che era diventata “troppo anziana per lui“: al suo posto una 14enne è finita nell’appartamento della capitale in cui Bouthier teneva segregate le giovani e in cui si recava ogni tanto. Le liberava solo dopo anni, quando diventavano “vecchie”. Il milionario adescava minorenni in difficoltà economiche e con situazioni famigliari precarie, promettendo di dare loro vitto e alloggio in cambio di relazioni sessuali. La giovane che ha sporto denuncia è riuscita a realizzare un video poi consegnato agli inquirenti. La moglie, anche lei arrestata, era al corrente. Nell’inchiesta è indagata anche una donna sospettata di aver procurato ragazze minorenni al principale imputato.

Il personaggio – Bouthier guidava Assu 2000, un gruppo assicurativo fondato nel 1974 e ribattezzato Vilavi nel gennaio scorso. È un’azienda piuttosto nota in Francia, con 1.800 collaboratori, un fatturato di 163 milioni di euro e 550mila clienti. Nel 2020, una classifica del settimanale Challenges piazzava Bouthier al 487esimo posto delle personalità più ricche di Francia, con un patrimonio stimato di 160 milioni di euro. Il Tycoon si è dimesso dalla presidenza martedì 24 maggio: “Il gruppo Vilavi prende atto dell’annuncio delle dimissioni di Jacques Bouthier dal suo mandato di presidente, di tutte le sue attività e responsabilità in seno all’impresa”, precisa l’azienda in una nota trasmessa ai media francesi. La direzione per la comunicazioni di Generali – di cui alcuni prodotti vengono distribuiti in Francia da Assu 2000-VIlavi – si è detta “sotto shock per informazioni che scopriamo attraverso la stampa” ed ha assicurato di seguire “con grande attenzione gli sviluppi” della vicenda.

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