Vasco Rossi dice che buoni o cattivi, in fin dei conti, è una questione secondaria, e che prima di arrivarci pure c’è un altro bivio tedioso, quello tra giusto e sbagliato. Un bivio che sovente si presenta pure nelle Domeniche Bestiali, sebbene la strada che si intraprende, alla fine, dice che va tutto bene purché si rispetti la rusticità del calcio di provincia. Dove c’è sempre qualcuno che si arrabbia in maniera sconsiderata, ma talvolta ci sono anche i buoni al di sopra di ogni ragionevole dubbio; dove si raggiungono picchi quasi commoventi e altri che sfociano nella comicità.

BUONI
Se quando qualcuno, allenatore, dirigente o calciatore, si distingue per intemperanze viene citato nei comunicati dei giudici sportivi è giusto che ciò avvenga anche in caso contrario. Se tutti, dai dirigenti ai calciatori partecipano a una rissa e anche solo uno non lo fa bisogna menzionarlo, come avvenuto in seconda categoria Piemonte, dove al Monregale Calcio è stata comminata una multa da 100 euro: “Per il comportamento dei propri dirigenti e tesserati al termine della gara, tutti coinvolti e partecipanti attivamente nella rissa scoppiata all’uscita dal terreno di gioco, ad esclusione del Dirigente Sig. Formento Paolo”. Tutti tranne Paolo: bravo Paolo.

CATTIVI
Se l’arbitro ti fa arrabbiare non fa niente che il gioco nel frattempo stia proseguendo, bisogna farlo presente e manifestarlo. Come accaduto a un giovane della Canaletto Sepor: “A gioco in svolgimento, da circa 7 m., lanciava una scarpa verso il ddg, senza riuscire a colpirlo; dopo la notifica del provvedimento disciplinare, si avvicinava minacciosamente al ddg medesimo, fino ad arrivare quasi a contatto con lui con la testa”. Cinque gare di squalifica: ma vuoi mettere con la bellezza di vedere il portiere che vola a parare qualcosa e invece del pallone è una scarpa?

MOLTO BUONI
Diciamocelo: giocare nei campionati minori non porta grossi guadagni, in Sud America poi men che meno. E allora bisogna inventarsi qualcosa: così durante la Coppa del Perù il 19enne Gersy Arambulo, in forza al Las Aguilas de Sant Ana, appena l’arbitro ha fischiato la fine del primo tempo è sfrecciato via dal campo, ha indossato il suo zaino, ed è filato via in moto per fare una consegna, dovendo arrotondare facendo anche il rider. È rientrato dopo 17 minuti, portando la consegna al destinatario e consentendo alla sua squadra di ritrovarsi in 11 all’inizio del secondo tempo.

MOLTO CATTIVI
Di infortuni assurdi se ne sono visti a bizzeffe nel calcio: basti pensare a Tino Asprilla che si ferì a un piede per prendere a calci un autobus che non gli aveva dato la precedenza. La storia che arriva dall’Inghilterra però supera anche le intemperanze di Tino: Shelton, un calciatore dell’Hartlepool, quarta serie inglese, non è riuscito a scendere in campo perché… si è pulito le orecchie troppo in profondità con un cotton fioc, e dopo ha avvertito forti vertigini e incapacità a reggersi in piedi. Il dubbio è che invece del tradizionale cotton fioc abbia utilizzato l’arrosticino gigante dell’altro episodio di Domeniche Bestiali.

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