I voti si perdono e poi si possono riguadagnare. La dignità no, una volta persa non la riprendi più” aveva detto Enrico Letta qualche giorno fa a chi gli contestava le posizioni del Pd sulla guerra in Ucraina. Ora quella riflessione tornerà d’attualità forse anche alla luce dell’ultimo sondaggio di Ixè che vede un tracollo dei democratici nelle ultime 3 settimane: hanno perso quasi due punti in 20 giorni, dal 23,2 al 21,4, tornando su livelli che sembrava aver abbandonato ormai tre mesi fa. Il risultato è che il Pd ora è di nuovo tallonato da Fratelli d’Italia, protagonista nello stesso periodo di un balzo in avanti di quasi due punti, dal 17,8 al 19,6, che è il dato più alto mai registrato dal partito di Giorgia Meloni nelle rilevazioni di Ixè. Prima di entrare nel dettaglio delle intenzioni di voto partito per partito va subito sottolineato il dato più evidente che emerge dai dati dell’istituto di sondaggi triestino: l’impennata dell’area di astenuti e indecisi schizza in alto di 8 punti, sfondando quota 46 per cento, soglia mai varcata nelle precedenti analisi di Ixè. Un dato che mette in evidenza un significativo disorientamento dell’opinione pubblica in questi mesi di guerra.

Detto dei primi due partiti – Pd al 21,4 e Fdi al 19,6 – registra un calo sensibile anche la Lega che scende di oltre un punto, dal 16,3 al 15,1. Non lontano c’è il M5s che in questi 20 giorni non riesce a mettere insieme più di un +0,3 attestandosi al 14,4.

Resta sotto la soglia del 10 per cento ma in apparente ripresa Forza Italia che con un +0,4 arriva all’8,9. Cala invece il cartello +Europa-Azione che si ferma al 4,9 dopo essere rimasto sopra alla linea di galleggiamento del 5 per qualche mese. Messi peggio sono Sinistra Italiana – in discesa di mezzo punto, al 2,3 -, Articolo 1 (in calo al 2,3), Italia Viva che sembra riprendere fiato al 2,1 dopo aver toccato l’1,6, e Europa Verde ferma al 2.

Ixè ha misurato come per abitudine anche la fiducia nel governo Draghi che per la prima volta scende sotto al 60 per cento: nell’ultima rilevazione dell’istituto viene dato al 59 per cento, formato da un quasi 43 per cento che risponde di avere “abbastanza fiducia” e un quasi 16 che risponde “molta”. L’elettorato che ha più fiducia nell’esecutivo è quello del Partito democratico (89 per cento), seguito in questo schema dagli elettori di Forza Italia e della Lega. Gli elettori che si fidano di meno del governo sono quelli di Fratelli d’Italia (il 35 per cento risponde di sì), ma non è lontano da questo dato l’elettorato del Movimento 5 Stelle: solo il 44 per cento ha fiducia nel governo di unità nazionale.

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