“Voglio ringraziare tutti i milanesi e il popolo italiano per l’accoglienza, la vicinanza e la solidarietà verso il mio popolo in questo momento così difficile per il mio Paese”. Sono le parole dell’ex attaccante del Milan, Andriy Shevchenko, a Palazzo Marino a Milano per presentare il progetto “Insieme per l’Ucraina”.

“Dobbiamo cercare di fare di tutto per portare la pace e tranquillità in Ucraina e finire questa brutta guerra”, ha aggiunto il calciatore ucraino che finanzierà l’attivazione di una infoline – 020205 – che si occuperà di indirizzare le famiglie ucraine arrivate a Milano e chi offre loro ospitalità verso i servizi che sono attivi in città, con una specifica attenzione verso quelli dedicati ai bambini e ai ragazzi.

A Milano, secondo i dati forniti dalla Questura e presentati in conferenza stampa dal sindaco Beppe Sala, sono già 7.000 gli ucraini arrivati dall’inizio dell’invasione russa, di cui 3.000 minori (650 dei quali non accompagnati). “Il tema che ci deve preoccupare non è la prima accoglienza ma è soprattutto l’integrazione. Milano c’è per l’Ucraina, sin dall’inizio, senza se e senza ma”, ha ribadito il primo cittadino milanese.

L’obiettivo del progetto “Insieme per l’Ucraina” è quello di offrire alle famiglie in fuga dalla guerra un servizio telefonico di ascolto e orientamento in lingua ucraina integrato con i servizi del Comune di Milano e delle reti territoriali. Il centralino sarà attivo a partire da fine aprile, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18, per supportare i profughi nell’iscrizione ai servizi per l’infanzia e scolastici, per fornire informazioni sulla gestione della DAD dall’Italia, ma anche per orientare sulle procedure per richiedere e ottenere il permesso di soggiorno.

“Il mio popolo sta cercando di difendere i suoi diritti, la sua casa e la sua famiglia. Penso che dobbiamo difenderci fino in fondo – ha concluso Shevchenko – per cercare di avere un futuro libero e ottenere quello che la mia gente desidera, cioè essere parte dell’Europa”, ha concluso Shevchenko.

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