L’inviato Ansa ha raccolto la storia di Ivan Korobka, un abitante di Lukashivka, vicino Chernihiv, torturato dai soldati russi. “Sono venuti a casa e mi hanno portato via – racconta all’Ansa – e mi hanno detto: ‘adesso andiamo a parlare’. Si sono seduti di fronte a me e mi chiedevano: ‘dove sono i soldati ucraini?’. Gli ho risposto che non lo sapevo e loro hanno tirato fuori un coltello e hanno cominciato a conficcarlo nelle mie gambe”. A salvarlo, racconta, “il loro luogotentente che gli ha detto di fermarsi e ha chiesto: ‘chi sta torturando questa persona? Perché? Sono quattro giorni che lo controlliamo’. Poi lui stesso mi ha aiutato a medicarmi”. Il giorno dopo, spiega ancora, l’artiglieria ucraina “ha cominciato a contrattaccare” e lo stesso luogotenente “mi ha portato al riparo, nei sotterranei”.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione